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Ambiente, salute, donne, adolescenti e antibiotici. L’agenda del G7 Salute a Milano

di Ro. M.

L'impatto e gli effetti dei fattori climatici e ambientali sulla salute, le cure delle donne e degli adolescenti, la resilienza dei sistemi sanitari di fronte alle sfide a lungo termine e alle emergenze sanitarie e la resistenza antimicrobica. Sono questi i temi del G7 Salute che si svolgerà a Milano dal 4 al 6 novembre per fare il punto alla luce dei lavori preparatori che si sono svolti durante tutto l'anno. Lavori coordinati dalla Presidenza italiana cui hanno partecipato i rappresentanti dei Paesi G7 e dell'Ue, con l'obiettivo di proporre una strategia globale sulla salute e, quindi, di individuare le politiche più efficaci e le azioni attuabili in tempi brevi a livello mondiale.

Sul nodo clima-salute, il cambiamento di frequenza degli eventi estremi come ondate di calore, precipitazioni eccezionali e siccità ha effetti diretti sulla salute di esseri umani e sugli animali determinando per la fine del 21° secolo il cambiamento della temperatura di superficie probabilmente sarà causa di un aumento di 1.5 °C in più rispetto al 1850. Tra il 2000 e il 2016 il numero di persone vulnerabili esposte alle ondate di calore è aumentato di circa 125 milioni con picchi di mortalità nelle fasce della popolazione più fragili e vulnerabili.

E si è verificata anche un’alterazione delle condizioni di vita e lavoro con una diminuzione del 5,3 % in produttività per il lavoro rurale a livello globale a partire dal 2000, come risultato dell'aumento delle temperature.

C’è stato inoltre un aumento della diffusione degli insetti vettori e, di conseguenza, del rischio di trasmissione di malattie infettive, una volta considerate esotiche e ora ri-emergenti (Chikungunya, febbri West Nile e Dengue, malaria, Zika); ed è stato registrato un drastico aumento del 3% e 5,9% della capacità vettoriale per la trasmissione di Dengue di due tipi di zanzare sin dal 1990. Gli effetti si sono visti anche in Italia, dove dall'agosto 2017 al 20 ottobre sono stati confermati 358 casi di Chikungunya.

Altro fronte ad alto rischio è l’acqua, la cui disponibilità è in continua diminuzione, così come è in calo la qualità delle risorse idriche. Entro il 2050 si prevedono infatti riduzione della disponibilità di cibo a livello globale e del consumo di frutta e verdura, nonché un netto incremento in tutto il mondo delle morti correlate alla nutrizione (declino del 6% della produzione di grano e del 10% del riso per ogni grado aggiuntivo della temperatura globale).

Legato a carestie e fenomeni climatici è anche l’incremento di fenomeni migratori. In futuro si potrebbero avere 10 milioni di persone per volta in movimento per eventi climatici avversi o per gli effetti dei processi climatici a lungo termine.

Tra gli antidoti individuati da Italia e Paesi del G7 ci sono diverse azioni di adattamento e mitigazione, da promuovere con azioni di advocacy per stimolare e supportare direttamente i Paesi a maggior rischio, mediante un approccio «One Health», con il coinvolgimento armonico fra salute umana e animale.

Le azioni
•politiche di riduzione delle emissioni, di cui i co-benefici sulla salute sono ampiamente discussi in letteratura
•irrobustire e promuovere/sostenere le sorveglianze, sia delle malattie infettive, sia più in generale le sorveglianze collegate/collegabili ai fattori climatici e ambientali
•tutelare le risorse d'acqua, potenziando gli aspetti infrastrutturali e garantendone la sicurezza
•intensificare il controllo dei vettori di agenti patogeni
•individuare nuovi strumenti di prevenzione, come farmaci e vaccini
•rafforzare i sistemi sanitari (con particolare riferimento ai paesi con flussi migratori – in uscita o transito), con particolare attenzione agli aspetti relativi all'immunizzazione
•garantire appropriati e sicuri sistemi alimentari
•promuovere la costruzione di città sostenibili

Salute e cure delle donne, dei bambini e degli adolescenti
La Presidenza italiana ha voluto richiamare l'attenzione al dovere etico e sociale per promuovere e tutelare la salute globale, con particolare attenzione ai gruppi vulnerabili. In particolare, nel corso del G7 verrà affrontato il tema della salute e cure delle donne, dei bambini e degli adolescenti, anche sulla base della Strategia Globale per le donne, bambini e adolescenti delle Nazioni Unite e in linea con il documento sulla «G7 Roadmap for a gender-responsive economic environment», adottato al summit di Taormina.

In questo contesto, sono state individuate le seguenti attività:
•promuovere il fondamentale ruolo della donna nella famiglia e nella società, quale preziosa guida per i comportamenti sanitari (health drivers) e di portatrice di cure (care givers),
•supportare la salute delle donne durante tutte le fasi della vita, con particolare attenzione alle malattie trasmissibili e non, alla salute riproduttiva e sessuale e alla violenza di genere,
•investire nella istruzione degli adolescenti per migliorare le loro abilità e capacità.

Resistenza antimicrobica
L'Amr è una delle priorità sia per il Ministero della salute italiano che per la Presidenza italiana del G7, nella consapevolezza degli enormi rischi connessi . Ma il fenomeno non può essere gestito unilateralmente o parzialmente: gli impatti economici e sulla salute sono notevolmente elevati e richiedono l'adozione e l'attuazione di un approccio One Health.

Per queste ragioni, è fondamentale procedere con queste priorità:
•supportare l'adozione del Piano di azione globale sulla resistenza agli antimicrobici in cooperazione con Oms, Fao, Oie (Organizzazione mondiale per la salute degli animali) e incoraggiare il varo di piani nazionali
•favorire un uso appropriato degli antibiotici e migliorare la prevenzione delle infezioni correlate all'assistenza sanitaria
•promuovere e coordinare la ricerca e lo sviluppo di nuove farmaci, ma anche in relazione ai fattori climatici e ambientali (aspetto sin ora poco studiato)
•approfondire i collegamenti tra la resistenza antimicrobica antropogenica e i rischi per la salute umana, animale e dell'ecosistema mediante la ricerca sull'incidenza, sulla prevalenza e sui pattern geografici dell' Amr e sull'utilizzo degli antimicrobici (Amu), includendo la diffusione attraverso patogeni diversi, la circolazione nella popolazione, dagli umani agli ani-mali e viceversa, e attraverso i serbatoi alimentari e ambientali

Un altro aspetto molto importante riguarda la collaborazione inter e multi settoriale per poter raggiungere e attuare gli obiettivi prefissati. È fondamentale condividere esperienze, informazioni, buone pratiche tra i paesi G7, al fine di creare una piattaforma comune, e all'interno dei singoli paesi tra le diverse istituzioni, nonché promuovere la formazione, il coinvolgimento delle comunità e dei diversi stakeholder favorendo la collaborazione.


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