Dal governo

Obbligo vaccini, Zaia: «Ricorso in giornata»

Il Veneto contro tutti. Così di fatto il presidente delle Regioni Stefano Bonaccini inquadra la situazione, al termine della Conferenza dei presidenti in cui in tema dell’obbligo vaccinale a scuola, introdotto dal Dl 73 in via di conversione parlamentare (deadline il 6 agosto), è stato tra i protagonisti. «È accaduto quello che si sapeva: la Regione Veneto continua a dire che è a favore delle vaccinazioni ma non è d'accordo sull’impostazione del governo su cui tutte le altre Regioni - tranne la Valle d'Aosta, con una posizione ancora differente - concordano. La stragrande maggioranza è dunque a favore, comprese Lombardia e Liguria». Così Bonaccini reagisce alla conferma che arriva dal presidente del Veneto, la Regione che dieci anni fa ha abolito l’obbligo vaccinale per tutte le profilassi. Dopo aver annunciato nelle scorse settimane l’eccezione di incostituzionalità , infatti, Luca Zaia ha confermato: «Il ricorso è già scritto e sarà presentato a ore. Il Veneto non è contro i vaccini ma va avanti con il ricorso perchè siamo convinti che la coercizione e questa forma di obbligo creeranno ancora di più l’abbandono vaccinale», ha spiegato Zaia, dopo aver votato contro al parere sul decreto. «La Regione Veneto - ha aggiunto - è l'unica in Italia a non avere un modello di obbligo vaccinale, ma un obbligo di discutere con i genitori e le famiglie ed è un modello concordato a suo tempo col ministero della Salute. È un modello che hanno altri 15 paesi europei, tra cui la Germania, la Spagna, il Regno Unito e molti paesi del nord Europa».


© RIPRODUZIONE RISERVATA