Dal governo

Cala per sempre il sipario sugli Opg, ora riforme al processo penale. Lorenzin: «Giornata storica»

di L.Va.

«Oggi è una giornata storica grazie a tutto il lavoro svolto dal Commissario Corleone, dal tavolo delle Regioni, dalla Giustizia e dai dipartimenti che hanno lavorato al raggiungimento di questo obiettivo, che è il superamento definitivo di tutti gli Opg (ospedali psichiatrici giudiziari), ormai è realizzato in tutta Italia. Abbiamo solo sei pazienti che devono essere spostati nell'ultimo presidio rimasto e quindi possiamo dire che il lavoro del commissariamento è finito e che siamo riusciti in questo che innanzitutto è un grande traguardo nei diritti umani e in tema di salute mentale». Così la ministra della Salute, Beatrice Lorenzin alla fine della riunione del tavoloOpg coordinato da Franco Corleone, il Commissario unico incaricato dal Governo per il definitivo superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari.

I numeri del superamento
«In Italia oggi ci sono 30 Rems già aperte, 604 posti e 569 pazienti presenti, di cui 350 con misura definitiva e 215 con misura provvisoria. E questo è un punto su cui riflettere e su cui probabilmente sarà necessario un intervento legislativo, cioè un emendamento al Senato per il provvedimento sul processo penale». È il bilancio che ha portato il commissario Corleone alla riunione di oggi. «L’elemento essenziale da evidenziare oggi è che nel periodo di funzionamento delle Rems - ha proseguito Corleone- vi sono stati 950 ingressi e 415 dimissioni. Il che vuol dire che si è avviato un rapporto con i Dipartimenti di salute mentale molto significativo, altrimenti queste persone sarebbero uscite».
Le Rems sono state attivate praticamente in tutte le Regioni, anche se rimangono da aprire quelle di Empoli (dove sono iniziati i lavori per rendere il penitenziario una struttura non carceraria) e Caltagirone (che aprirà il 15 maggio), in dirittura d’arrivo.

Quanto all'Opg di Barcellona Pozzo di Gotto «attualmente ci sono 5 persone all'interno - ha fatto sapere Corleone- ma questa mattina il responsabile del dipartimento ci ha detto che nel giro di una settimana troveranno accoglienza diversa in comunità o altri luoghi».

Come evitare che Rems diventino dei nuovi manicomi?
«Innanzitutto va applicata la Legge 81 soprattutto nel principio- ha risposto il Commissario- per cui la misura di sicurezza ha un termine e non puo' superare la durata della pena edittale massima per il reato compiuto. Quando entra una persona, quindi, lo psichiatra sa qual è il giorno dell'uscita e quindi lavora dimensionando l'intervento terapeutico sulla durata necessaria. E fino ad ora questo ha funzionato, evitando così gli ergastoli bianchi».

Rems: un modello che funziona
Le Rems, secondo Corleone, funzionano «primo perché hanno avuto personale- ha spiegato- secondo perché il personale è molto motivato e consapevole di partecipare alla realizzazione di una riforma importante, civile e umana, terzo perché ci sono dei pilastri che la rendono possibile: la territorialità, il numero chiuso e poi anche una pratica terapeutica significativa per cui la contenzione meccanica non è utilizzata, tranne in pochi casi. È una riforma difficile ma che funziona e può essere incrementata ancora di più».

Tra le questioni da migliorare nelle Rems ci sono ancora «il problema delle persone senza fissa dimora, degli stranieri e la condizione femminile, tutte cose però che possono essere migliorate».
Ha concluso infine il Commissario: «Oggi è una giornata importante e per me è stato veramente un onore che il governo mi abbia affidato la conclusione di una grande avventura. La Legge Basaglia e la chiusura del manicomio civile è un punto fondamentale che però era rimasto scoperto con il buco nero dell'Opg, del manicomio criminale. Con la legge 81 si è affrontata questa questione molto difficile e si è trovata una soluzione, anche con una legge che ha prospettato una soluzione senza toccare il codice penale e il problema dell'imputabilità. E oggi presentiamo i risultati che sono straordinari, perché in pochi mesi abbiamo aperto tutte le Rems e chiusi gli Opg: questo è il risultato».

Lorenzin: continuare con la riforma
«Nel Paese riscontriamo situazioni estremamente interessanti - ha proseguito Lorenzin - dal punto di vista della capacità di integrazione che riguardano le varie patologie di queste persone e del lavoro svolto nelle Rems che funzionano. Con il Commissario Corleone abbiamo però anche convenuto sulla necessità di continuare la riforma con una cabina di regia di monitoraggio e di fare eventualmente passi successivi che riguardano piu' gli aspetti giudiziari che sanitari, ma per i quali noi diamo piena collaborazione per quello che riguarda il tema della malattia psichiatrica e mentale nelle varie forme- ha concluso - e soprattutto nella presa in carico dei pazienti».


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