Dal governo
Livelli essenziali di assistenza, Toscana prima per il terzo anno consecutivo. Secondo il Piemonte
di Lucia Zambelli
Per il terzo anno consecutivo la Toscana è prima tra le Regioni nella classifica della Griglia Lea (Livelli essenziali di assistenza): lo certifica l'apposito Tavolo degli adempimenti Lea presso il Ministero della salute. I punteggi sono ancora provvisori e verranno ufficializzati dal ministero nei prossimi giorni. Ma il coordinatore della Commissione salute (nonché assessore alla sanità della Regione Piemonte) Antonio Saitta, ha annunciato che la Toscana è prima e il Piemonte secondo nel punteggio della Griglia Lea.
«Il punteggio Lea - è il commento dell'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi - giunge a pochi giorni di distanza dal Programma nazionale esiti, che ha visto la Toscana registrare ottime performance nell'assistenza ospedaliera. La Griglia Lea è ora una conferma di quanto già sappiamo: che, pur con limiti e difficoltà, il nostro sistema sanitario garantisce la migliore risposta ai bisogni delle persone. La Griglia Lea del ministero della Salute certifica l'alto livello di qualità dei nostri servizi. Voglio anche ricordare che, al di là di questo primato, la Toscana destina 45 milioni di euro a servizi extra Lea, per offrire prestazioni ancor più di qualità e rispondere a bisogni a cui le altre Regioni non rispondono».
I Lea (Livelli essenziali di assistenza) sono le prestazioni e i servizi che il Servizio sanitario nazionale deve garantire a tutti i cittadini, con le risorse pubbliche, gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione (ticket). Per monitorare l'erogazione dei Lea, in condizioni di appropriatezza ed efficienza e compatibilmente con le risorse disponibili, presso il Ministero della salute è stato istituito il “Comitato permanente per la verifica dell'erogazione dei Livelli essenziali di assistenza”. Ogni anno il Comitato predispone un questionario per la valutazione del raggiungimento degli adempimenti. È la cosiddetta Griglia Lea: 31 indicatori (dall'assistenza ospedaliera alle liste di attesa, dal controllo della spesa farmaceutica ai dispositivi medici) raggruppati in tre grandi aree: assistenza sanitaria collettiva in ambiente di vita e di lavoro (vaccinazioni, screening, prevenzione nei luoghi di lavoro, tutela degli alimenti, sanità veterinaria, ecc.); assistenza distrettuale (assistenza farmaceutica, specialistica e diagnostica ambulatoriale, servizi domiciliari ad anziani e malati gravi, consultori, strutture residenziali e semiresidenziali); assistenza ospedaliera, valutata in base al tasso di ricovero e sulla base di una serie di indicatori di appropriatezza. Quest'anno è stato aggiunto un nuovo indicatore sugli stili di vita (obesità, fumo, ecc,).
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