Dal governo

Lorenzin su Lea: «Fermi alla Ragioneria dello Stato. Ogni giorno che passa è giorno perso per i pazienti». E sui farmaci: «Allo studio anche gli oncologici nel fondo innovativi». Pani (Aifa): «Il mercato illegale si amplia ad analgesici e antivirali»

Il Dpcm che aggiorna i Livelli essenziali di assistenza, pronto da ormai un anno e mezzo e finanziato con 800 milioni di euro dalla legge di Stabilità 2016, è ancora fermo alla bollinatura della Ragioneria generale dello Stato. E «ogni giorno perso è un giorno perso per i nostri pazienti». La ministra della Salute Beatrice Lorenzin fa il punto sull’iter di approvazione dei nuovi Lea a margine dell’incontro organizzato da Aifa dal titolo “L’innovazione sostenibile, dal paziente al sistema”, a Roma presso l’Ara Pacis. Lorenzin garantisce di aver «sollecitatola Ragioneria dello Stato e la Conferenza Stato-Regioni in modo tale da trovare una via più veloce di accertamento».

Poi, il punto sul mercato illegale dei farmaci e sulla possibile apertura del fondo per i farmaci innovativi, ora dedicato solo a quelli per l’epatite C, anche agli oncologici di ultima generazione. «Ne stiamo parlando nell’ambito della riforma della governance - ha spiegato - la titolare della Salute -. Noi siamo stati il primo Paese a istituire un fondo per gli innovativi in cui ci sono i finanziamenti per i farmaci per l’epatite C, che dobbiamo rifinanziare il prossimo anno, ma stiamo ragionando e vedendo le coperture per inserire all’interno del Fondo anche parte dei nuovi oncologici, ovviamente quelli che hanno un tasso di innovazione più alto». L’alto costo dei farmaci innovativi, ha affermato il ministro, è giustificato dai risultati. «Noi siamo all’interno di un vero e proprio cambio di paradigma, con la medicina di precisione, ed è anche vero che quello che all'inizio costa di più poi costa di meno, in termini di minori cronicità - ha sottolineato - dobbiamo quindi cominciare a calcolare anche i costi evitati, e fare una valutazione della costo efficacia di questi farmaci».

E sul traffico di farmaci: «Purtroppo è un business criminale enorme. I farmaci contraffatti vengono comprati non solo dalle persone ma anche da chi cerca di immetterli sul mercato in modo truffaldino. È evidente che un farmaco contraffatto è comprato online senza alcun tipo di accertamento sulla veridicità e che non solo fa male o non fa niente, ma può ancora danneggiare gravemente la salute come già accaduto. Siamo di fronte a un traffico criminale paragonabile a quello della droga», ha detto la ministra, riferendosi al sequestro di 80mila farmaci contraffatti da parte dell’Interpol. E a questo proposito il Dg Aifa Luca Pani ha spiegato che sul mercato illegale dei farmaci si stanno affacciando anche tipologie nuove, dagli analgesici agli antivirali. «Noi coordiniamo il progetto europeo Fakeshare, e avevamo avvertito che il mercato sta cambiando - ha sottolineato Pani -. Per ora sono una quota piccola, ma i guadagni sono diventati appetibili, e quindi interviene l'offerta, anche perché alcuni di questi costano migliaia di euro».


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