Dal governo
Bevere (Agenas): Insieme per mettere in sicurezza il sistema sanitario
«Le nuove attività di prevenzione della corruzione previste dal Protocollo di intesa firmato dal ministro della Salute insieme con il presidente dell’Anac attribuiscono un ruolo importante ad Agenas che, sul fronte della lotta all'illegalità, è sempre più parte della squadra al servizio dello Stato con l'obiettivo di arrivare alla trasparenza assoluta dei dati». Lo dichiara il direttore generale di Agenas Francesco Bevere.
«Un sistema di controllo organizzato - prosegue Bevere - , che misuri il grado di risposta da parte degli operatori alle indicazioni appositamente formulate per i servizi sanitari nel Piano Nazionale Anticorruzione consentirà di incoraggiare trasparenza e buona amministrazione, fattori irrinunciabili per un sistema che garantisce servizi alle persone. Con il Protocollo odierno Agenas sarà strumento tecnico di raccordo per cooperare nelle attività di verifica e monitoraggio anche sul campo, ampliando e integrando la propria mission istituzionale di affiancamento delle regioni e delle aziende sanitarie nel percorso di miglioramento delle performance cliniche, economiche ed amministrativo-gestionali dei propri sistemi di erogazione delle cure e della qualità e sicurezza delle stesse».
«Agenas ha investito e investirà ancora nella formazione di professionalità specifiche - continua il dg - affinché come in un lavoro di squadra, tutti insieme si possa individuare strumenti e metodi per mettere in sicurezza il sistema sanitario da rischi corruttivi».
Borsellino: «Verifiche necessarie per crescere»
«Le verifiche sono un ulteriore momento di crescita del sistema», afferma Lucia Borsellino che ha curato per Agenas il coordinamento dei lavori dei tavoli tematici, istituiti per l'aggiornamento del Piano nazionale anticorruzione in sanità perché consentiranno di sperimentare direttamente nei vari contesti aziendali le misure organizzative indicate e le buone pratiche, nonché la diffusione e la replicabilità di quelle già esistenti in alcune realtà ed emerse dai Piani triennali delle aziende sanitarie. Non dimentichiamo mai che un evento corruttivo in sanità, rispetto a qualsiasi altro settore della pubblica amministrazione, appare ancor più inaccettabile, comportando la sottrazione o lo spreco di risorse da destinare alla cura dei pazienti e talvolta la mancata possibilità di cura per chi ne ha diritto”.
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