Dal governo

Pa. Aran, verso accordo su quattro comparti. Ma le trattative sono ancora in corso

di red.san.

«Funzioni centrali, Funzioni locali, Sanità e Istruzione e ricerca». È la nuova mappa del pubblico impiego proposta nella bozza presentata ai sindacati dall'Aran, l'agenzia che rappresenta il governo nei negoziati. Le parti sono riunite da stamattina per definire l'intesa. Il testo nella bozza d'ingresso è diviso in dodici articoli.

Nuovi comparti, che da undici vengono portati a quattro, e nuovo format all'interno di ciascun contratto. «Ferma rimanendo l'unicità dei contratti collettivi di comparto o di area» del pubblico impiego per salvaguardare «alcune professionalità» è possibile un'articolazione «in parte comune» e in «una o più parti speciali o sezioni dirette a regolare alcuni peculiari aspetti del rapporto di lavoro». È quanto si legge nella bozza di accordo sui comparti presentata all'Aran dai sindacati, ma la trattativa è ancora in corso e quindi potrebbero essere apportate correzioni al testo. Sul punto comunque la proposta avanzata dall'Aran riprende quanto già messo in evidenza dall'atto di indirizzo della ministra della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia.

Entro il termine perentorio di 30 giorni dalla data di sottoscrizione dell'accordo sui comparti del pubblico impiego «le organizzazioni sindacali possono dar vita, mediante fusione, affiliazione o in altra forma, ad una nuova aggregazione associativa cui imputare le deleghe delle quali risultino titolari». «In via eccezionale - si legge sempre nella bozza - la ratifica congressuale, se statutariamente prevista, può intervenire ed essere inviata all'Aran entro e non oltre il termine perentorio di 120 giorni dalla data di sottoscrizione dell'accordo». Il punto ancora da limare sembra quello relativo al tempo concesso per le alleanze tra sindacati, così da permettere alle sigle più piccole di non scomparire. Infatti per essere rappresentativi occorre superare il 5% tra voti e deleghe e visto che alcune organizzazioni vedranno diluire il loro “patrimonio” nei quattro mega-comparti. L'Aran punta a tempi stretti ma i sindacati insistono per allungarli (in modo da avere spazio fino a settembre o addirittura dicembre).


© RIPRODUZIONE RISERVATA