Dal governo

Cassi (Cimo): «Sindacati uniti, l’approccio del Governo è cambiato, mi sento moderatamente ottimista»

di Ro. M.

«L’approccio nei nostri confronti è cambiato, ci sentivamo emarginati e non coinvolti nel sistema, ora invece c’è un impegno preciso su più fronti e un riconoscimento del ruolo del medico». È quanto dichiara Riccardo Cassi presidente nazionale di Cimo alla conclusione dell’incontro a Palazzo Chigi tra sigle dei medici e il Governo, rappresentato dalle ministre Beatrice Lorenzin (Salute) e Marianna Madia (Pa), e dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti. «Io mi sento moderatamente ottimista - spiega Cassi- sull’avvio di un confronto su questioni concrete e abbiamo deciso di presentarci uniti». «Sull’appropriatezza clinica e organizzativa - prosegue Cassi - la ministra Lorenzin ha confermato che il decreto è sospeso e che aspetterà una soluzione condivisa». E sul lavoro precario «la ministra Madia ha dato la disponibilità a discutere nel merito della sanità, dove i contratti atipici sono una giungla».

In agenda il 14 marzo è previsto il prossimo incontro al ministero della Salute. In particolare «si parlerà - ha ricordato il presidente Cimo - di formazione e accesso dei professionisti al servizio sanitario nazionale . Prevedendo un percorso che ci renda partecipi delle scelte politiche sanitarie a cominciare dalla scrittura a quattro mani dell'articolo 22 del Patto per la Salute», e poi «lo sblocco del turn over», e «l'impegno a garantire la sostenibilità del Ssn con risorse adeguate». Ora «non resta che aspettare e verificare». Certo, una volta aperti i tavoli sui singoli temi, l’unità sindacale non sarà così scontata: «Sulle questioni di fondo l’unità c’è - conclude Cassi -. Al massimo ci potranno essere sfumature divergenti».


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