Dal governo
Aifa: su determina anti-epatite C nessuna marcia indietro
L'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) intende precisare che la Determina del 12 febbraio 2016 ha semplicemente riformato la determina Sovaldi/Harvoni (n.1427/2015), riformulandone il testo.
Tale intervento si è reso opportuno a seguito del parere dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm) che, pur riconoscendo la correttezza dello scopo della norma, ha rappresentato l'esigenza di riformulare la determina al fine di evidenziare l'esistenza di un effettivo nesso causale tra il nuovo meccanismo di emissione di note di credito da parte di Gilead per l'acquisto dei farmaci Sovaldi/Harvoni e la presenza di debiti per forniture pregresse dei medesimi prodotti farmaceutici.
Il nuovo testo della Determina Aifa ha quindi chiarito - in maniera inequivocabile – l'effetto meramente compensatorio già perseguito dalla determinazione n. 1427/2015 e l'inesistenza di condizionamenti anticoncorrenziali suscettibili di vincolare gli acquisti futuri dei nuovi farmaci per il trattamento dell'epatite C da parte delle Regioni.
In merito alle polemiche riportate dagli organi di stampa, dunque, nessuna marcia indietro. L'impianto generale, che prevedeva il meccanismo delle note di credito, è stato confermato e gli effetti prodotti dalla precedente determina restano validi.
Le ricostruzioni e le interpretazioni fantasiose circolate in queste ore sono pertanto destituite di ogni fondamento.
Pubblichiamo con piacere la nota dell’Aifa. Notiamo soltanto che la nuova determina abroga la precedente. E che l’Antitrust quando interviene, lo fa «in punta» di concorrenza e tutela del mercato (r. tu.).
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