Dal governo

Stabilità 2016/ Chiamparino rilancia con Renzi: «Due gruppi di lavoro su sanità e pluriennale»

«Se, come mi auguro, ci sarà un incontro con il Governo domani, o comunque prima di giovedì quando la Conferenza Stato-Regioni dovrà dare un parere sulla Legge di Stabilità, sarà utile capire se sulla sanità e sul pluriennale si può dare vita a due gruppi di lavoro per valutare le nostre richieste». Il presidente Sergio Chiamparino torna a parlare della manovra e dei tagli in vista, anche alla luce della tornata odierna di audizioni. Il leitmotiv delle Regioni non cambia: per quanto riguarda le risorse in sanità, occorrono almeno 500 milioni per far fronte alla domanda di farmaci innovativi salvavita, altri 300 milioni per il piano vaccinazioni, 800 milioni per i nuovi Lea, 300 milioni per il rinnovo del contratto, così la somma arriva a circa 2 miliardi. «Parlando di sanità - sottolinea Chiamparino – nessuno minaccia ticket, né di togliere dei soldi a qualcuno. In Piemonte non intendiamo aumentare i ticket né le tasse, ma non sono in grado di prevedere se qualche Regione a causa dei tagli si troverà costretta a farlo. La mia azione politica – afferma Chiamparino - mira a iniziare a trovare un soluzione: la copertura per i circa due miliardi scoperti per l’extra sanità e l’apertura di una trattativa sulla sanità. Il sistema sanitario italiano è per l'Oms uno dei migliori al mondo per qualità, universalità e costi. Ma sono apertissimo a qualsiasi discussione, anche la più radicale. Non ho tabù né nulla da difendere».

Come Regioni, ricorda ancora il governatore del Piemonte, «abbiamo denunciato una situazione molto difficile, per la quale auspichiamo un accordo con il Governo che vada oltre questa legge di stabilità. Altrimenti, i tagli dal 2017 al 2019 mettono a rischio la sopravvivenza del sistema Regioni. Nel 2016 - ribadisce Chiamparino - sommando le misure derivanti dalle leggi di stabilità del passato e dalle leggi di settore si arriva a 9 miliardi e mezzo di euro di tagli a carico dei governatori. Per la revisione della spesa nel 2016 sono previsti 4,2 miliardi a carico delle Regioni dei quali due miliardi sulla sanità e il resto sulla extra sanità. La situazione sul pluriennale è poi particolarmente preoccupante con altri cinque miliardi nel 2017 e sette nel 2018. Ormai i margini di manovra delle Regioni si vanno esaurendo».

Legato a stretto filo, nel braccio di ferro con il governo, il nodo del “salva-Regioni”: «Per quanto riguarda il decreto sull’aggiustamento contabile dei fondi ex legge 35 - ha proseguito Chiamparino - da più parti arrivano indicazioni sul fatto che il testo sia pronto e all’attenzione della presidenza del Consiglio. Lo definisco un decreto salva-sistema e non salva-Piemonte, perché tutti sanno che nasce per correggere una formulazione ambigua di una norma della Legge 35, che solo la Corte dei Conti del Piemonte ha evidenziato».

Tra l’altro, Chiamparino evidenzia il problema della riforma dell’Aifa, come dell’Istituto Superiore di Sanità e l’Agenas: «C'è un problema a monte, che riguarda il fatto che l’Aifa non sempre funziona da autorità di regolamentazione del mercato. In Parlamento c’è un disegno di legge di riforma dell’Aifa e non fa passi avanti. Questo è un tema non più rinviabile, anche se non è presente nella finanziaria».


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