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Pnrr fase 2: ad Arezzo investimenti di 8,4 milioni per gli ospedali di comunità
di Paolo Castiglia
24 Esclusivo per Sanità24
Per un importo di 8,4 milioni di euro, saranno aperti ad Arezzo, a Cavriglia e a Foiano della Chiana gli ospedali di comunità per assolvere ai bisogni assistenziali di persone a rischio di non autosufficienza, con patologie croniche durante i periodi di riacutizzazione e in fase di pre-ospedalizzazione o di recupero successivo al momento acuto ospedaliero.
Questo è solo uno dei dati emersi nel corso della conferenza stampa dedicata alla fase 2 dell’applicazione del Pnrr nell’area gestita dall’Asl Toscana Sud Est, che ora presenta quasi 15mila metri quadrati di nuove strutture sanitarie, corrispondenti alle dimensioni di due campi da calcio, 7 case della comunità, 3 ospedali di comunità, 3 Cot e lavori negli ospedali di Bibbiena, Montevarchi e di Arezzo per un totale di 19 interventi e un investimento di oltre 50 milioni di euro questi i numeri del Piano nazionale di ripresa e resilienza per l’area provinciale aretina cambieranno il volto della sanità territoriale.
Entrando nel dettaglio dei lavori, entro dicembre 2025 saranno aperte 7 case di comunità di cui due ad Arezzo, una a Bibbiena, una a Sansepolcro, due in Valdarno (a San Giovanni e a Terranuova Bracciolini) e un’altra a Castiglion Fiorentino, per un importo complessivo di 11,8 milioni di euro. Le case della comunità promuoveranno un modello di intervento integrato e multidisciplinare e sono strutture alle quali i cittadini potranno accedere per bisogni di assistenza sanitaria e socio-sanitaria.
Durante la conferenza stampa l’assessore al diritto alla salute della Toscana, Simone Bezzini, ha espresso apprezzamento alla struttura tecnica dell’Asl Toscana sud est per l’impegno straordinario profuso nei progetti Pnrr: “Tutte le scadenze sono state rispettate a fronte dei cantieri e delle progettualità distribuite sull’ampio territorio dell’Azienda sud est e questo è un risultato significativo. Grazie a questi interventi potremo aumentare la risposta ai bisogni di salute della popolazione con una prospettiva rivolta al futuro, migliorare la qualità di cura e ridurre la pressione negli ospedali”.
Il direttore generale dell’Asl Toscana sud est, Antonio D’Urso, che ha posto l’accento sulle opere che sono state già consegnate alla cittadinanza: “Ad oggi abbiamo già in funzione le Centrali operative territoriali COT della Valdichiana, del Valdarno e di Arezzo per un importo complessivo di 700mila euro. Le COT per il territorio hanno una funzione strategica perché il loro compito è quello di prendere in carico i cittadini e le cittadine che, uscendo dagli ospedali, hanno bisogno di continuità di assistenza sul territorio. È un chiaro segnale di una sanità di prossimità sempre più attenta ai bisogni di salute”.
In termini di investimento, la direttrice amministrativa dell’Asl Toscana sud est, Antonella Valeri, ha sottolineato il grande lavoro che Regione e Azienda hanno fatto per cofinanziare alcuni interventi: “Oltre ai 50 milioni di Pnrr, abbiamo investito oltre 2 milioni di euro di fondi aziendali per la ristrutturazione della zona calda della medicina nucleare e per cofinanziare i lavori dei pronto soccorso di Arezzo e Montevarchi che, per la restante parte, sono stati invece finanziati dal DL 34, poi confluito nei fondi Pnrr. È stato un grande lavoro di squadra con l’obiettivo di restituire alle comunità un modello di sanità più innovativo”.
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