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Spallanzani: efficace e sicuro il vaccino contro il vaiolo delle scimmie

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24 Esclusivo per Sanità24

“La campagna vaccinale organizzata dalla Regione Lazio e coordinata tra il 2022 e il 2024 dall’Istituto Spallanzani (centro vaccinale unico regionale) contro il vaiolo delle scimmie, Mpox, ha avuto un alto grado di adesione nella popolazione target con una copertura di quasi il 50% e il vaccino si è dimostrato in grado di indurre una potente risposta immunitaria nel periodo immediatamente successivo alla vaccinazione stessa”. Lo ha annunciato Andrea Antinori, direttore del Dipartimento clinico dello Spallanzani e responsabile clinico del programma vaccinale anti-Mpox della Regione Lazio, nel corso della 25esima International AIDS Conference, organizzata dalla International AIDS Society. “Tale risposta - ha sottolineato - riveste un significato protettivo, infatti nella Regione Lazio, nel periodo successivo all’inizio della campagna vaccinale , è stato osservato un solo caso di Mpox in persona vaccinata”. Secondo i ricercatori dello Spallanzani, la vaccinazione, “accanto alle modifiche dei comportamenti sessuali a rischio e alle azioni di sanità pubblica, ha contribuito in modo sostanziale allo spegnersi dell’epidemia da Mpox nella Region”e.

Il programma vaccinale contro Mpox - infezione virale sessualmente trasmessa - organizzato dalla Regione Lazio e coordinato dall’Istituto Spallanzani ha visto coinvolte dal 2022 al 2024 oltre 3.500 persone a rischio per un totale di oltre 6.000 dosi somministrate. Antinori ha illustrato anche i risultati della risposta immunitaria a distanza di un anno dalla vaccinazione “in cui si vede una persistenza dell’immunità contro il virus, in particolare nelle persone che erano state vaccinate nell’infanzia per il vaiolo, mentre non si sono osservate risposte immunitarie alla vaccinazione diverse tra le persone con HIV e la restante parte della popolazione”. La somministrazione di due dosi sembra suscitare una risposta immunitaria superiore. Il vaccino inoltre si è dimostrato sicuro, con un basso tasso di eventi avversi, per lo più lievi e di breve durata e che hanno interessato prevalentemente la sede dell’inoculo.

“La campagna vaccinale organizzata dalla Regione Lazio e coordinata tra il 2022 e il 2024 dall’Istituto Spallanzani (centro vaccinale unico regionale) contro il vaiolo delle scimmie, Mpox, ha avuto un alto grado di adesione nella popolazione target con una copertura di quasi il 50% e il vaccino si è dimostrato in grado di indurre una potente risposta immunitaria nel periodo immediatamente successivo alla vaccinazione stessa”. Lo ha annunciato Andrea Antinori, direttore del Dipartimento clinico dello Spallanzani e responsabile clinico del programma vaccinale anti-Mpox della Regione Lazio, nel corso della 25esima International AIDS Conference, organizzata dalla International AIDS Society. “Tale risposta - ha sottolineato - riveste un significato protettivo, infatti nella Regione Lazio, nel periodo successivo all’inizio della campagna vaccinale , è stato osservato un solo caso di Mpox in persona vaccinata”. Secondo i ricercatori dello Spallanzani, la vaccinazione, “accanto alle modifiche dei comportamenti sessuali a rischio e alle azioni di sanità pubblica, ha contribuito in modo sostanziale allo spegnersi dell’epidemia da Mpox nella Region”e.

Il programma vaccinale contro Mpox - infezione virale sessualmente trasmessa - organizzato dalla Regione Lazio e coordinato tra il 2022 e il 2024 dall’Istituto Spallanzani ha visto coinvolte oltre 3.500 persone a rischio per un totale di oltre 6.000 dosi somministrate. Antinori ha illustrato anche i risultati della risposta immunitaria a distanza di un anno dalla vaccinazione “in cui si vede una persistenza dell’immunità contro il virus, in particolare nelle persone che erano state vaccinate nell’infanzia per il vaiolo, mentre non si sono osservate risposte immunitarie alla vaccinazione diverse tra le persone con HIV e la restante parte della popolazione”. La somministrazione di due dosi sembra suscitare una risposta immunitaria superiore. Il vaccino inoltre si è dimostrato sicuro, con un basso tasso di eventi avversi, per lo più lievi e di breve durata e che hanno interessato prevalentemente la sede dell’inoculo.


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