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Policlinico universitario di Cagliari in prima linea per la cura del Parkinson

di Davide Madeddu

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24 Esclusivo per Sanità24

Al Policlinico universitario di Cagliari il primo impianto per sottocutanea di foslevodopa-foscarbidopa per la cura del Parkinson. Si tratta, come sottolineano dalla struttura sanitaria, di una terapia, di recente introduzione, per il trattamento della malattia in fase avanzata, che consente di infondere la levodopa (gold standard della terapia per la patologia) in maniera continua nelle 24 ore, attraverso l’utilizzo di un infusore portatile.
Destinatario del primo impianto, al Duilio Casula, è stato effettuato in un paziente di 74 anni che da 16 è affetto da Parkinson. Il posizionamento del sistema infusionale ha consentito di ottenere un buon controllo della sintomatologia sin dai primi giorni di trattamento.
«Si tratta di una terapia innovativa a livello mondiale, per il trattamento della malattia di Parkinson avanzata - sottolinea spiega Marcello Mascia, neurologo del Policlinico Duilio Casula -. Questa procedura è stata autorizzata in Italia a febbraio di quest’anno ed è attualmente disponibile solo in alcune regioni».
Non solo, il neurologo evidenzia anche un altro aspetto: «Gli studi clinici hanno dimostrato l’efficacia del trattamento nel controllo delle complicanze motorie della malattia come: fluttuazioni motorie, movimenti involontari e incontrollati (discinesie) e disturbi del sonno, con conseguente miglioramento della qualità di vita».
Il trattamento è riservato ai pazienti nei quali le combinazioni dei farmaci “tradizionali” non garantiscono un adeguato compenso clinico.


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