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Emergenza caldo/ Migliore (Fiaso): buon senso per non intasare i pronto soccorso

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Per resistere alle forti ondate di calore che colpiscono in questi giorni tutta la penisola, è importante seguire semplici, ma indispensabili precauzioni per godersi la stagione ed evitare di affollare i pronto soccorso.
“Nelle giornate da bollino rosso – spiega il presidente Fiaso, Giovanni Migliore – le alte temperature previste associate a elevati livelli di umidità possono causare gravi effetti per la salute, poiché il corpo non riesce a disperdere il calore eccessivo. Per questo è essenziale, anche quest’anno, farsi trovare pronti per evitare malori e disagi, salvaguardando innanzitutto le persone più a rischio: bambini, anziani e fragili in generale. La prevenzione in questi casi è fondamentale, Asl e ospedali sono in prima linea in tutto il Paese con molte iniziative, ma, come ricordo sempre, è indispensabile il supporto dei medici di medicina generale per monitorare attivamente i pazienti più fragili”.
È sempre utile poi ricordare “le misure di buon senso come evitare di uscire nelle ore più calde, bere molta acqua e fare pasti leggeri, ma anche regolare correttamente i condizionatori, evitando pericolosi sbalzi termici. Non dimentichiamo che in città le temperature percepite sono molto più alte e questo va considerato negli spostamenti a piedi, ma anche su due ruote o in monopattino. In auto, poi, va prestata la massima attenzione, regolando la climatizzazione con una differenza non superiore ai 5 gradi con l’esterno, mentre bambini e persone fragili, ma anche i nostri amici animali, non vanno mai lasciati da soli nell’abitacolo. Sono consigli semplicissimi, ma indispensabili per prevenire colpi di calore, collassi, scottature, che rischiano di fare gravi danni alla salute, oltre ad affollare i pronto soccorso con accessi assolutamente evitabili”, conclude Migliore.

La Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere segnala poi alcune iniziative attivate in queste settimane da aziende sanitarie e ospedali in tutta Italia.

L’Asst Nord Milano ha attivato un numero dedicato per la gestione delle criticità legate all’emergenza caldo per ricevere consigli, segnalare situazioni di bisogno, ricevere aiuto. Le segnalazioni possono essere inviate da cittadini e professionisti (medici, infermieri, assistenti sociali ecc.) alla centrale (COT), che attiva le diverse fasi del processo condiviso al tavolo interistituzionale: dal coinvolgimento del medico di famiglia alla sorveglianza periodica, a interventi domiciliari).

L’Azienda Usl di Bologna, così come prevede il piano per la prevenzione degli effetti delle ondate di calore, attivo fino al 15 settembre, ha già allertato i pronto soccorso, gli ospedali, le case di cura e le strutture di assistenza per gli anziani, i medici e i pediatri di famiglia, gli infermieri dell’assistenza domiciliare dell’area metropolitana. Per gli anziani particolarmente fragili, l’Ausl di Bologna promuove, insieme alla Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria Metropolitana, il progetto di sostegno e-Care, che prevede periodiche telefonate ai cittadini ed eventuali interventi di assistenza a domicilio. Il numero verde, gratuito, è 800 562 110 ed è attivo dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 17, il sabato dalle 8.30 alle 13. Il servizio risponde alle chiamate dei cittadini per informazioni su come prevenire e mitigare gli effetti delle ondate di calore ma anche per richieste di servizi di assistenza, trasporto e consegne di farmaci, spesa e referti al domicilio.

L’Ausl Romagna ha già avviato il piano per il contrasto delle ondate di calore, realizzato in collaborazione con gli enti locali per contrastare il disagio della popolazione, grazie ad azioni di monitoraggio attivo sugli anziani e, in generale, le persone più a rischio e sole. Sono infatti disponibili, per ogni territorio, mappe, costruite e aggiornate grazie alla collaborazione con le istituzioni e, in particolare, con i medici di famiglia. In pratica, se gli operatori riscontrano situazioni critiche di natura sanitaria o sociale, attivano la rete integrata di Protezione civile, ospedali, enti locali e terzo settore, nell’ottica della collaborazione tra tutti i soggetti che partecipano al piano.

In Abruzzo, la Asl Teramo ha istituito un percorso assistenziale preferenziale e differenziato presso i quattro Pronto Soccorso Aziendali, attivando il ‘codice calore’ e inaugurato un modello organizzativo di sorveglianza attiva e di eventuale presa in carico del paziente, con il coinvolgimento di Unità di continuità assistenziale, medici, pediatri, pronto soccorso e gli altri soggetti della rete del territorio. Sono attivi due servizi lungo la costa, con attività h24 e reperibilità dalle 8 alle 20.

Passando in Puglia, fino al 30 settembre è attivo nel territorio della Asl di Lecce, in particolare nelle principali località balneari salentine, un potenziamento della rete di assistenza sanitaria e dell’emergenza-urgenza, con venti presidi di assistenza sanitaria, sei ambulanze e due idromoto. Sempre in Puglia, sulla litoranea tra Margherita di Savoia e Bisceglie, la Asl Bat ha inaugurato il servizio di emergenza 118 con idromoto: il personale ha a disposizione mezzi per il primo soccorso e sarà presente sulle spiagge tutti i giorni dalle 10 alle 17. La Asl Bari ha dato il via all’operazione ‘Estate sicura’ con quattro postazioni del 118 in più nelle zone turistiche fino al 31 agosto, tutti i giorni, a Giovinazzo, Polignano a Mare, Monopoli e Cassano delle Murge.


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