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Decreto liste di attesa/ Cittadinanzattiva: norma cogente che recepisce indicazioni e criticità segnalate anche dai cittadini, ora attuarla con 4 priorità

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«Abbiamo avuto modo di esprimere la nostra soddisfazione per l’approvazione di un decreto che recepisce e rende cogenti una serie di misure già previste dal Piano nazionale di governo delle liste di attesa 2019/2021 ma mai davvero implementate, come dimostrano le richieste e le criticità che da anni i cittadini ci segnalano sul tema dell’accesso alle cure.
Ora chiediamo di stabilire tempi certi e rapidi per i decreti collegati che metteranno a terra il provvedimento appena varato, a partire da quelli previsti per le misure relative al superamento del tetto di spesa per il personale sanitario». Lo ha dichiarato Anna Lisa Mandorino, segretaria generale di Cittadinanzattiva, intervenuta in audizione al Senato sul decreto sulle liste di attesa approvato nelle scorse settimane.
In particolare, sono quattro le questioni aggiuntive su cui Cittadinanzattiva chiede interventi definiti:
• Inserire il riferimento agli ambiti territoriali di garanzia entro cui erogare la prestazione sanitaria - anch’essi già previsti dal Piano sopra citato - così da permettere ai cittadini di ottenere visite ed esami vicino alla propria residenza, senza doversi allontanare di chilometri dalla propria abitazione.
• Rendere davvero efficaci ed esigibili gli strumenti di tutela, come la possibilità di ricorrere, con procedure semplificate e tempi consoni, al privato convenzionato o alla libera professione intramuraria dietro pagamento del solo ticket, quando vengono superati i tempi di attesa previsti in relazione al codice di urgenza.
• Potenziare la multicanalità dei servizi di prenotazione a disposizione del cittadino (app, siti web, call center Cup, piattaforme terze, etc.), per consentire di avere un servizio sempre più efficace ed efficiente per gestire la domanda e l’offerta delle prestazioni, in modo da garantire il rispetto dei tempi di attesa.
• Prevedere agende dedicate per la gestione delle prenotazioni anche per i pazienti con malattie rare, così come già previsto per le persone con malattie cronico degenerative e oncologiche.


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