Aziende e regioni

Altolà alle cooperative: in Lombardia i primi 850 medici candidati al bando contro i "gettonisti". Si parte dall'emergenza urgenza

S
24 Esclusivo per Sanità24

Sono 851 le domande presentate dai medici per il bando indetto da Regione Lombardia (e gestito da Areu), dedicato ai liberi professionisti per l'emergenza-urgenza intraospedaliera, in alternativa al ricorso ai "gettonisti". Una iniziativa partita dall'assessore al Welfare Guido Bertolaso che nell'annunciare le prime candidature, spiega: «È un segnale molto importante che conferma la validità della nostra decisione di mettere un freno immediato al ricorso alle cooperative di gettonisti. Siamo stati la prima Regione a farlo. Abbiamo bandito questo primo avviso per i medici che devono lavorare nel campo dei Pronto soccorso e dell’emergenza-urgenza, gli anestesisti e tutti quelli che si devono occupare dei codici "minori". Avevamo bisogno, spalmati nell'arco di tutto l'anno, della copertura di 235 posti in questa particolare specialità e abbiamo ricevuto 851 domande. Quindi mi pare che possiamo tranquillamente considerarlo un grande successo. Abbiamo deciso di interrompere questa vergognosa vicenda dei gettonisti e delle cooperative. Abbiamo sempre ritenuto che fosse la cosa più immorale possibile e immaginabile vedere dei medici lavorare nei Pronto soccorso e nelle sale operatorie, in quelle che sono le situazioni più critiche, con stipendi molto bassi e ingiusti, come pure che fosse assolutamente ignobile che al fianco di questi colleghi ci fossero medici che per 12 ore di lavoro guadagnano 1.500 euro».
Nei prossimi giorni, Regione Lombardia aprirà bandi anche per altre specialità perché servono, come ha spiegato l'assessore, pediatri e psichiatri, in particolare, anche se con numeri decisamente inferiori. «Diciamo a chiare lettere che qualsiasi penale prevista nei contratti che i contrattisti avevano firmato in passato con le cooperative non ha assolutamente alcun valore giuridico e legale - ammonisce Bertolaso -. Noi tuteleremo coloro i quali decideranno di tornare 'a casa', nel caso in cui le cooperative volessero rivalersi da un punto di vista giuridico o quello che sia. Quindi quelli che decidono di correre questa sfida saranno completamente tutelati e protetti rispetto al lavoro che dovranno fare».
Il bando era rivolto agli specialisti in Anestesia, Rianimazione, Terapia intensiva e del dolore, specialisti in Medicina d'emergenza urgenza, medici in formazione specialistica in tutte le discipline e medici non specialisti. Regione Lombardia annuncia che completerà a breve le procedure finalizzate alla predisposizione di un elenco di medici idonei cui conferire incarichi libero professionali per i servizi di Anestesia e Rianimazione, Pronto Soccorso e Ambulatori per i "codici minori".


© RIPRODUZIONE RISERVATA