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Sardegna: parte la telemedicina per l’assistenza ai pazienti con scompenso cardiaco

di Davide Madeddu

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24 Esclusivo per Sanità24

Nella Sardegna centrale arriva la telemedicina per dare assistenza alle persone con scompenso cardiaco. Il servizio, avviato dall’Asl di Nuoro con il coordinamento dell’azienda regionale della Salute (l’Ares) per il momento interessa 150 persone. A fine mese, assicurano i responsabili dell’azienda sanitaria, il servizio andrà a interessare 400 pazienti che, in questo modo, potranno essere assistiti da remoto e coinvolgerà «mille over-65 affetti da scompenso cardiaco residenti nei Comuni appartenenti alla ASL Nuoro, con previsione di ulteriore estensione ad altre malattie croniche come diabete e broncopneumopatia cronica ostruttiva». Si tratta di una delle prime Asl, come sottolineano i dirigenti, ad aver avviato la telemedicina «integrandola nel PDTA (percorso diagnostico-terapeutico-assistenziale) dello scompenso cardiaco, tra le principali cause di ospedalizzazione e disabilità negli anziani». L’obiettivo è quello di realizzare una gestione efficace della patologia sul territorio e garantire la continuità assistenziale ai pazienti a domicilio in post-dimissione, aspetti particolarmente rilevanti in una zona, come quella della provincia nuorese, formata da comuni di piccole dimensioni e localizzati in aree interne e montuose.

Il servizio si avvale di una centrale tecnologica, integrata ai sistemi informativi ospedalieri, che gestisce in telemonitoraggio i pazienti, dotati di un kit domiciliare di dispositivi che rilevano i parametri vitali che vanno dalla frequenza cardiaca alla misurazione della pressione arteriosa continuando con il tracciato ECG e, tramite smartphone dotato di connettività Internet, li inviano alla piattaforma cui accedono gli specialisti cardiologi e gli altri professionisti coinvolti nella presa in carico. In caso di criticità, il personale sanitario interviene proattivamente, individuando il percorso più appropriato per il singolo assistito: dalla predisposizione di una visita di controllo, anche mediante videocomunicazione, all’invio di un infermiere di comunità al domicilio del paziente per un approfondimento diagnostico in collegamento remoto con i servizi specialistici ospedalieri.

«La telemedicina è uno dei capisaldi posti in essere dall’azienda sociosanitaria locale di Nuoro, nata il 1° gennaio 2022 - chiarisce Paolo Cannas, direttore generale dell’ASL n. 3 –. Una sfida particolarmente innovativa, perché realmente integrata col territorio e orientata alla gestione delle cronicità, connotata da una forte impronta multidisciplinare e multi-professionale, grazie al coinvolgimento attivo sia di professionisti ospedalieri (la Cardiologia-Utic dell’Ospedale San Francesco) che territoriali, tra cui medici di famiglia, infermieri domiciliari e di comunità e operatori della Centrale Operativa Territoriale (Cot). Una progettualità che, tra l’altro, inizia finalmente a rendere Nuoro nuovamente attrattiva per i futuri professionisti». Peri promotori dell’iniziativa si tratta di « un servizio di “vera telemedicina” che dà concretezza ai concetti di medicina di prossimità e medicina d’iniziativa, consentendo alla persona anziana di essere assistita nel suo contesto familiare, e migliora la gestione dei pazienti fragili sul territorio, contribuendo a ridurre i ricoveri e gli accessi impropri al Pronto Soccorso, che hanno un forte impatto sulla spesa sanitaria, oltre che sulla qualità di vita dei pazienti».


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