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Qualità e sicurezza della cure: la Asl Toscana sud est aderisce alla Carta di Fiaso e Cittadinanzattiva

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Dieci punti chiave e quarantasette azioni concrete per migliorare la qualità e la sicurezza delle cure in ospedale. Questo il contenuto della Carta della qualità e della sicurezza delle cure, promossa da Cittadinanzattiva e dalla Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere (Fiaso), alla quale aderisce con entusiasmo la Asl Toscana sud est.
La Carta è stata presentata questa mattina dal direttore generale Antonio D'Urso, anche vice-presidente Fiaso, da Silvana Pilia, coordinatrice aziendale Team AID per prevenzione e controllo infezioni e da Maria Platter, referente regionale del Patto per la promozione della cittadinanza e membro ODA nazionale di Cittadinanzattiva Aps.
“Questo protocollo operativo condiviso rappresenta indubbiamente un valore aggiunto e testimonia la forte alleanza con i cittadini. In un programma di azioni, che vede già impegnata la Sud est da tempo, attivare una collaborazione, formalizzata in questo accodo, che ci consentirà di lavorare in modo puntuale insieme ai cittadini, anche sull'argomento delle infezioni assistenza-correlate e sull'antibiotico resistenza, è un salto in avanti per una risposta ancora più adeguata ai bisogni di salute – spiega la dottoressa Pilia - Il progetto si basa quindi su una cooperazione fattiva con i cittadini tramite un approccio completo e globale nella prevenzione e nel controllo, che coinvolge tutti gli attori interessati, in primis operatori sanitari e cittadini appunto”.
La Carta è stata realizzata con il contributo dei rappresentanti delle istituzioni, dei professionisti sanitari, delle società scientifiche, delle associazioni di pazienti. A oggi sono oltre 50 le Aziende sanitarie e ospedaliere associate a Fiaso che aderiscono al documento. Il grande tema che ne ha ispirato il lavoro è relativo al rischio infettivo correlato all’assistenza sanitaria e alla diffusione dell’antibiotico resistenza, due fenomeni che, per numeri e conseguenze, possono avere un impatto grave sulla salute dei cittadini e sulla sostenibilità, anche economica, dei servizi sanitari. Secondo l’ultimo rapporto dell’OMS Global report on infection prevention and control, ogni cento pazienti ricoverati nelle strutture ospedaliere, sette nei Paesi ad alto reddito e quindici in quelli a basso e medio reddito contraggono un’infezione. Uno su dieci va incontro al decesso. Il 70% di questi, dice l’Oms, potrebbe essere evitato attraverso una maggiore prevenzione, formazione del personale per l’implementazione dei protocolli di sicurezza e una migliore igiene negli ambienti ospedalieri.
“Per il contrasto delle infezioni ospedaliere si deve collaborare costantemente e si deve creare una rete informativa specifica e capillare, dove c’è collaborazione, c’è performance e si ottengono i risultati migliori - precisa Platter -. Siamo soddisfatti di partire con la Sud est in questo progetto che oggi si ufficializza, adesso dobbiamo insieme dare gambe agli obiettivi che ci siamo posti e partire con le giuste attività mirate, tra cui l'umanizzazione delle cure. Confidiamo che l'accordo possa rinnovare la fiducia della popolazione verso i servizi sanitari e potenziare il rapporto tra cittadino e sanità”.
Le Aziende sanitarie aderenti renderanno quanto più accessibili le informazioni riguardo queste tematiche, anche attraverso la pubblicazione sul sito pubblico del bollino digitale che ne certifica l’impegno nel rispetto delle decalogo elencato nella Carta e di quanto stabilito nel poster per la prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza e delle resistenze batteriche. Nel bollino è inserito un QR code che inquadrandolo apre il link alla Carta per poterla consultare.
“Il protocollo d'intesa siglato da Cittadinanzattiva e Fiaso ha per oggetto la qualità delle cure, è un modo che chiama i cittadini e gli operatori a una nuovo ruolo di responsabilità nella gestione dei servizi – dichiara il direttore D'Urso –. Uno dei temi principali toccati è quello delle infezioni ospedaliere, ma ce ne sono altri allo stesso modo importanti come per esempio l'umanizzazione delle cure. Le strutture sanitarie devono maggiormente puntare sul benessere delle persone che affrontano momenti di disagio legati alle proprie condizioni di salute. La Asl Toscana è una delle aziende sanitarie della Toscana che da anni investe su sicurezza e qualità dell'assistenza, ma ritengo che in questo ambito l'investimento non sia mai abbastanza perché i professionisti ogni giorno si trovano a raccogliere nuove sfide di salute. Sempre di più è necessario garantire da una parte l'implementazione tecnologica e la competenza del personale, dall'altro un approccio umano nei confronti delle persone che vivono una malattia. La collaborazione con Cittadinanzattiva prevede un programma di interventi per ognuno dei dieci punti stilati dalla Carta e un'azione di monitoraggio e condivisione con la popolazione risultati raggiunti. In Sud est è già in essere un'importante attività di vigilanza e controllo in relazione alle infezioni ospedaliere, ma con questo accordo, si sancisce per la prima volta il ruolo attivo dei cittadini che vengono messi in condizione di condividere il punto di vista interno al sistema, coinvolgendoli nei processi, quindi non solo come spettatori, ma come attori che intervengono. Si tratta della realizzazione di ciò che viene definita co-progettazione”.
Insieme all'attenzione per le infezioni correlate all'assistenza e l'antibiotico resistenza, tra gli obiettivi della Carta, particolare rilievo rivestono i punti “Più trasparenza per una scelta consapevole”, “Umanizzazione e informazione”, “Partecipazione”, “Informazione e confronto”.


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