Europa e mondo

Kluge (Oms Europa), Long Covid per 36 mln di persone in primi 3 anni

di Radiocor Plus

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«Sono 36 milioni le persone che in tutta la regione europea potrebbero aver sviluppato Long Covid nei primi tre anni della pandemia»: lo dichiara il direttore dell'ufficio europeo dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) Henri Kluge, sulla base delle stime dell'Institute for Health Metrics and Evaluation dell'Università di Washington a Seattle. «Quindi circa un europeo su 30 negli ultimi 3 anni - prosegue - potrebbe avere difficoltà a tornare alla vita normale», e potrebbe soffrire in silenzio, lasciato indietro mentre altri si allontanano dal Covid-19», rileva. Secondo Kluge il Long Covid «rimane un evidente punto cieco nella nostra conoscenza, che deve essere colmato con urgenza. A meno che non sviluppiamo una diagnostica e un trattamento completi per Long Covid, non ci riprenderemo mai veramente dalla pandemia. Stiamo incoraggiando ulteriori ricerche e sollecitando tutti coloro che possono farlo a vaccinarsi contro il virus».
Ancora riguardo al Long Covid, Kluge avvisa che «questa condizione poco riconosciuta dovrebbe essere presa sul serio, in tutti i settori sanitario e sociale, e dovremmo garantire che sia disponibile un'ampia assistenza per i pazienti». In definitiva, il modo migliore per evitare che si verifichi il Long Covid è evitare innanzitutto di contrarre il virus, prosegue Kluge, secondo cui «la priorità dev'essere vaccinare le popolazioni vulnerabili, gli anziani, le persone con condizioni mediche di base e gli immunocompromessi. Dovremmo garantire - prosegue - almeno il 70% di copertura vaccinale per questi gruppi, comprese le dosi di richiamo primarie e aggiuntive». Secondo il direttore dell'Oms Europa, «quasi 1.000 nuovi decessi per Covid continuano a verificarsi in tutta la regione europea ogni settimana, in ogni caso sottostimati a causa del calo di Paesi che segnalano regolarmente decessi per coronavirus all'Oms».


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