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Puglia e Sicilia: al via test su nuove tecnologie per la cura degli over 65 con patologie croniche

di Davide Madeddu

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Nuove tecnologie per migliorare le condizioni di vita di persone con più di 65 anni affette da patologie croniche e degenerative. Sono gli obiettivi di due progetti che la Fondazione Con il Sud porta avanti, investendo un milione di euro e che coinvolgeranno 450 pazienti over 65 nelle province di Bari e Brindisi. Si tratta di due iniziative si basano sull’integrazione tra soluzioni tecnologiche di facile utilizzo e l’intervento di operatori a domicilio. «Le tecnologie possono rappresentare insieme all’azione svolta dal Terzo settore uno strumento importante per garantire diritti di cittadinanza a tutti i cittadini del Sud - dice Stefano Consiglio, presidente della Fondazione Con il Sud -. Attraverso questo bando e i due progetti selezionati vogliamo tracciare un percorso che punti all’innovazione e all’inclusione nell’ambito della cura e dell’assistenza, per dare speranza a chi ogni giorno vive situazioni difficili rese ancora più “pesanti” dalla difficoltà di accesso, per diversi motivi, alle cure o ai servizi sanitari di cui si ha bisogno. Il nostro è solo un piccolo contributo che speriamo possa contaminare anche le amministrazioni pubbliche per favorire innovazione e sviluppo nella cura e benessere delle persone».
Le iniziative coinvolgeranno nella sperimentazione 450 persone over 65 con patologie croniche. Nelle province di Bari e Brindisi sarà avviato il progetto “A.R.P.A. (Assistenza da remoto di persone anziane)”, sostenuto con 507 mila euro e promosso dalla Cooperativa sociale Innotec in rete con associazioni, cooperative e imprese sociali locali, oltre all’ambito territoriale, a due residenze sanitarie e alla Overzoom srl che avrà il compito di realizzare le soluzioni tecnologiche. Il progetto sperimenterà un sistema di teleassistenza basato su dispositivi altoparlanti, capaci di “dialogare” con persone over 65 con un livello medio di non autosufficienza. Attraverso una piattaforma e un’app, sarà creato un collegamento telefonico bidirezionale a circuito chiuso tra l’assistito e la centrale, con l’invio di segnali (sveglia per assunzione farmaci, promemoria per attività fisiche o dieta da seguire), permettendo anche di sorvegliare l’ambiente attraverso la raccolta di diversi input (parole, rumori anomali, assenza di segnali). La tecnologia proporrà anche attività di esercitazione cognitiva per il contrasto dell’invecchiamento neuronale. Tutti i dati raccolti saranno archiviati in una piattaforma accessibile da tutti gli attori coinvolti. L’iniziativa prevede anche servizi di consegna a domicilio di medicinali e beni di prima necessità, trasporti programmati e in ambulanza e telefonia sociale per contrastare l’isolamento.
A Caltanissetta sarà avviato il progetto “Case in Rete!” dalla Cooperativa sociale Etnos, in collaborazione con altre cooperative sociali, organizzazioni di volontariato, oltre alla Asl territoriale e alla Ct Consulting srl che avrà il compito di realizzare le soluzioni tecnologiche. Il progetto, sostenuto con 600 mila euro, sperimenterà una soluzione tecnologica basata sull’integrazione tra Tv e telefono, che «permetterà di usufruire di interventi di teleassistenza a casa». Quanto al funzionamento: un dispositivo elettronico consentirà, attraverso il telecomando del proprio televisore, il continuo scambio di informazioni tra l’assistito e l’operatore, che diventerà un punto di riferimento centrale per la persona anziana, e che potrà rilevare parametri medici, ricordare i farmaci da assumere, inviare consigli di prevenzione e per la promozione e il mantenimento del benessere, gestire allarmi e attivare servizi di emergenza. I dati saranno accessibili al medico di famiglia, all’azienda sanitaria e ai familiari. Saranno previste attività di consulenza psicologica e infermieristica, ma anche animazione e laboratori. A familiari e caregiver sarà garantito un supporto specifico per una ridistribuzione dei carichi di cura e l’accompagnamento alla rete dei servizi territoriali.


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