Aziende e regioni

Marche: inaugurata la Criobanca per sviluppare la medicina personalizzata contro le malattie rare

S
24 Esclusivo per Sanità24

Il progetto Marche Biobank co-finanziato dalla Regione Marche e da un partenariato di Università e aziende marchigiane ha celebrato oggi con successo uno dei momenti più significativi: l’inaugurazione della Criobanca Marche Biobank durante un evento di grande rilievo tenutosi ad Ancona presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Politecnica delle Marche. La Criobanca rappresenta un fondamentale traguardo nel campo della medicina personalizzata e della ricerca collaborativa, aprendo nuove prospettive per il progresso scientifico nella regione.
Il mondo della ricerca regionale, (composto dalle tre Università UNIURB, UNIVPM e UNICAM) ha lavorato infatti durante questi ultimi tre anni insieme alle altre aziende partner (oltre alla capofila Diatheva, fanno parte del partenariato anche Angelini Pharma, Bimind, Diatech Pharmacogenetics, Pharmaprogress, Prosopika, Prosilas, Mivell, Recusol, Gluos oltre alla Fondazione Cluster Marche) per sviluppare un approccio integrato per la terapia personalizzata di malattie rare, dei tumori ad elevato medical need con particolare riferimento alle leucemie acute e per malattie invalidanti ad elevato impatto clinico, al fine di offrire ai pazienti e agli operatori sanitari appropriati strumenti diagnostici e terapeutici. Il progetto ha sviluppato anche approcci nutraceutici mirati alla prevenzione e a gestione di due malattie croniche che colpiscono un numero sempre crescente di individui quali il diabete mellito di tipo II e l’osteopenia.
L'evento ha riunito, tra gli altri, gli assessori regionali Francesco Baldelli e Goffredo Brandoni. L’assessore regionale alla sanità e vice presidente della Giunta regionale Filippo Saltamartini nel suo saluto ha sottolineato l’importanza dell’unione di università, centri di ricerca e aziende marchigiane per la nostra regione. Hanno portato il loro saluto il Rettore dell’UNIVPM, Gianluca Gregori, il preside della Facoltà di Medicina dell’UNIVPM Mauro Silvestrini, e Seyed Khosrow Tayebaty dell’UNICAM.
Dal canto suo l'assessore alle Attività produttive della Regione Marche, Andrea Maria Antonini ha presentato la strategia regionale di specializzazione intelligente nell'ambito dei prodotti e servizi per la salute, sottolineando l'importanza di rafforzare la capacità di ricerca e innovazione nella regione e di introdurre tecnologie avanzate nel settore sanitario marchigiano.
L’assessore Antonini ha affermato: “La Regione Marche, su impulso del presidente Acquaroli e della intera Giunta, punta fortemente su questo progetto innovativo e funzionale. In tale direzione, si inquadra la strategia generale dell’Ente impegnata, da tempo, nel rafforzare la capacità di ricerca, innovazione e ottimizzazione dei servizi ai cittadini attraverso tecnologie avanzate e sempre più intelligenti.
Di certo, uno degli obiettivi di tale intervento risiede proprio nel favorire il trasferimento tecnologico dai centri di ricerca direttamente alle aziende attraverso collaborazioni virtuose e mirate con i ricercatori: il tutto facendo leva su un capitale umano professionale e altamente qualificato.
Auspico, pertanto, che la piattaforma “BioBanca” possa diventare, in breve tempo, un punto di riferimento assoluto, non solo a livello locale, ma anche e soprattutto su scala nazionale ed europea, affiancando così le imprese, gli enti di ricerca universitari e le associazioni di volontariato nello studio di malattie genetiche, rare ed oncologiche”.
Mauro Magnani, ordinario di Biochimica presso il Dipartimento di Scienze Biomolecolari dell’Università degli Studi di Urbino e Coordinatore del programma di investimento ha presentato i principali risultati ottenuti dalla piattaforma di ricerca collaborativa Marche Biobank, evidenziando il ruolo cruciale che la Criobanca gioca nella cura dei pazienti e nello sviluppo del territorio.
“Marche Biobank - ha detto - rappresenta un progetto di straordinaria rilevanza per la Regione Marche, poiché unisce gli sforzi di enti di ricerca, aziende e professionisti del settore sanitario nella ricerca di soluzioni innovative per la cura dei pazienti. I risultati ottenuti dalla piattaforma sono già concreti e orientati al miglioramento della qualità della vita dei pazienti, nonché alla promozione dello sviluppo scientifico ed economico nella Regione.
La presentazione del Prof. Magnani ha confermato l'importanza strategica della Marche Biobank nel panorama della medicina personalizzata, evidenziando come l'integrazione di dati e campioni biologici raccolti consenta di sviluppare approcci terapeutici su misura per i pazienti, migliorando così i risultati clinici e la qualità delle cure.
Infine, l’intervento del Prof. Gianluca Moroncini, Ordinario di Medicina Interna dell’Università Politecnica delle Marche e Direttore della Clinica Medica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria delle Marche, Vice Presidente della Commissione Esecutiva del progetto Marche Biobank, che ha dichiarato “la presenza nelle Marche di una Biobanca certificata inserita nel circuito ufficiale europeo delle Biobanche eleva il peso specifico scientifico della nostra Regione portandolo al livello delle Regioni italiane più sviluppate, e migliora la qualità e la competitività della ricerca biomedica nelle Istituzioni accademiche marchigiane attirando maggiori finanziamenti pubblici e privati”.
La Criobanca Marche Biobank rappresenta un prezioso strumento per la conservazione e la gestione di campioni biologici, che saranno utilizzati per approfondire le conoscenze nel campo della medicina personalizzata, sviluppare nuovi trattamenti e terapie innovative, nonché favorire la collaborazione presso le tre Università coinvolte, del Laboratorio diffuso per la caratterizzazione dei campioni biologici che saranno raccolti nella Biobanca, per la ricerca, per lo sviluppo, l’innovazione, il trasferimento tecnologico e la formazione.
Il valore aggiunto del Laboratorio diffuso di Marche BioBank, infatti, sarà quello di mettere in collegamento il Repository dei campioni biologici e il sistema informativo della Biobanca con l’eventuale cartella clinica elettronica dell’azienda sanitaria.
La Biobanca, che diventerà operativa nei prossimi mesi, costituita come Ente non profit e orientata a malattie, prevalentemente di natura genetica rara ed oncoematologica con sede presso il Campus Universitario della Facoltà di Medicina dell’Università Politecnica delle Marche di Ancona sarà inserita in una rete europea di biobanche (BBMRI-Biobanking and Biomolecular Resources Research) a cui partecipano le maggiori biobanche nazionali, a loro volta collegate a network di biobanche europee attraverso il Consorzio Europeo per le Infrastrutture di Ricerca BBMRI-ERIC (Biobanking And Biomolecular Resources Research and European Research Infrastructure Consortium) che rappresenta uno strumento legale per facilitare la creazione e il funzionamento delle infrastrutture di ricerca europee e tra enti di ricerca, aziende e professionisti del settore sanitario.


© RIPRODUZIONE RISERVATA