Aziende e regioni
Forum risk management: digitalizzazione e territorio le nuove sfide del Ssn
di Paolo Castiglia
24 Esclusivo per Sanità24
“Abbiamo avuto oltre duemila presenze al giorno, molti direttori generali, tutti gli assessori regionali, tantissimi rappresentanti delle professioni ed esperti del settore. Sono emerse idee, proposte e soluzioni di grande livello per la nostra sanità”. A partire dalla digitalizzazione per finire sulla strategica riforma della medicina del territorio. Così Vasco Giannotti, presidente del Comitato Scientifico di Forum Risk Management in Sanità, ha commentato la chiusura dei quattro giorni di lavoro della sedicesima edizione del Forum che si è tenuta presso il Centro Fiere e Convegni di Arezzo la scorsa settimana.
“E’ stato molto importante - ha spiegato poi Giannotti - che il ministro della Salute, Roberto Speranza e il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga siano intervenuti al Forum, questo per riportare ai tavolo dei decisori tutto quello che di meglio è emerso in questi quattro giorni di lavori a tutto campo in questo momento di massimo impegno del Servizio sanitario nazionale”.
Nel suo intervento video nella giornata di chiusura venerdì scorso il ministro Speranza ha spiegato come il nostro Paese si trovi di fronte “ad uno snodo cruciale della storia del nostro Servizio sanitario nazionale". Siamo in effetti “al confine tra la gestione della pandemia e il doveroso avvio di una nuova stagione in cui dobbiamo mettere a valore le lezioni del Covid aprendo una grande fase di investimenti e riforme” ha affermato, rimarcando che la strada può essere “resa meno impervia” dal fatto che “le risorse in campo sono consistenti: oltre al Fondo sanitario nazionale infatti, si sono i 20 miliardi del Pnrr e quindi abbiamo gli strumenti e abbiamo una visione di futuro. Ora bisogna agire e sprigionare la nostra forza nelle riforme visto che la salute e il Servizio sanitario nazionale sono il bene più prezioso che abbiamo”.
Secondo Speranza l’Italia ha infatti “una sanità forte, un servizio sanitario forte che la mette in grado di affrontare tutto il resto”. “Non si poteva immaginare – ha evidenziato il ministro in chiusura - una possibile crescita del Pil del nostro paese di oltre il 6% se non ci fosse stato un servizio sanitario come il nostro, in grado di rispondere con forza ad una prova così difficile e decisiva”.
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