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Covid/ D'Amato (Lazio): avanti con la strategia di ritardare il richiamo Pfizer
di Red.San.
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"Le parole della direttrice sanitaria di Pfizer che ha ribadito l'indicazione dei 21 gg per il richiamo del vaccino non mi sorprendono, l'oste è normale che dica che il suo vino è buono". Lo afferma l'assessore alla Salute della Regione Lazio, Alessio D'Amato, parlando a 24 Mattino su Radio 24 di un "problema di sanità pubblica". Il rinvio da 3 a 5 settimane per la seconda dose "non cambia l'efficacia della protezione, perché noi abbiamo oramai sperimentazioni sul campo condotte su migliaia di utenti in cui già dopo la prima dose la protezione è già oltre l'80%". posso solo dire che nel Lazio - ha aggiunto - dopo sette mesi abbiamo avuto il tasso più basso di numero di casi positivi giornalieri per cui vuol dire che la direzione è quella giusta". L'immunizzazione nella regione "è prevista entro agosto ma dipende dalle forniture di vaccini ".
L'assessore ha anche detto che "si è vicini ad un accordo per vaccinare i vacanzieri al di fuori della propria Regione". "Penso che ci sarà un accordo - ha detto D'Amato - è necessario per evitare una battuta d'arresto nel mese di agosto. Ne abbiamo parlato, il commissario Figliuolo è determinato, c'è un tema di Sistemi informativi da mettere in comunicazione tra di loro, ma attraverso l'anagrafe vaccinale nazionale io credo che ci si arriverà in breve tempo".
Anche per Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità (Css) e coordinatore del Comitato tecnico scientifico (Cts) , ha ribadito, intervenendo ad Agorà su Rai Tre,"che l'intervallo tra la prima e la seconda somministrazione prolungato alla sesta settimana, quindi ai 42 giorni, non inficia minimamente l'efficacia dell'immunizzazione e ci permette di somministrare molte più dosi di vaccino".
Locatelli è intervenuto anche sul coprifuoco. "Premesso che la scelta evidentemente spetta alla politica - ha detto - e, premesso che anche i numeri che avremo nella giornata di venerdì certamente serviranno per prendere decisioni compiute, credo che ci sia il margine per uno slittamento dell'orario di restrizione dei movimenti più in là. Poi se saranno le 23 o le 24 è scelta che spetta al governo".
Sulla richiesta delle Regioni di modificare i parametri per l'inserimento nelle diverse fasce, Locatelli ha sottolineato che l'Rt ospedaliero "è un indicatore che nel contesto di una popolazione che viene a essere sempre più vaccinata, quindi protetta dal rischio di malattia grave, fornisce un'indicazione chiara su quella che è la pressione sui servizi sanitari". Quello di prenderlo in considerazione per attualizzare gli equilibri fra i parametri adattandoli al nuovo scenario è "un qualcosa di cui peraltro in ambito di Comitato tecnico scientifico si sta già discutendo da qualche settimana". Parere favorevole, infine, sulla vaccinazione degli under 18: "E' indubitabile che la fascia pediatrica è stata risparmiata da casi gravi o fatali di Covid-19, ma qualche caso c' è stato e per una famiglia conta quel caso. Questo è già un motivo per vaccinare anche i giovani. Ma è chiaro che vaccinando anche l'età adolescenziale e in futuro quella pediatrica si ridurrà ulteriormente la circolazione virale. E questa è un'altra ragione per favorire la diffusione di una campagna di vaccinazione anche sotto i 18 anni di età o sotto i 16, come avviene con Pfizer".
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