Aziende e regioni
Vaccini, positivo il trend in Emilia Romagna. Avanti anche in Veneto
A dieci mesi dall'approvazione della legge regionale dell'Emilia-Romagna sull'obbligo vaccinale per l'iscrizione agli asili nido, che ha fatto da apripista al provvedimento nazionale, sono aumentate le coperture vaccinali. E’ quanto emerge dai dati diffusi dalla Regione nell'ambito della giornata di studi “Chi ha paura dei vaccini?”.
Al 30 giugno 2017, rispetto ai dati del dicembre 2016, le vaccinazioni contro difterite, tetano, polio e epatite B sono passate dal 92,4% al 93,5% per i bimbi nati nel 2014 e dal 95,8% al 96,6% per i nati nel 2015. Più consistente l'aumento della copertura anti morbillo-parotite-rosolia, salita dall'87,2% al 90,7%. I dati sono in crescita, ma nella maggioranza dei casi,
ancora al di sotto della soglia di sicurezza del 95% fissata dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms).
Anche in Veneto, tra gli stop and go, prosegue l’attività vaccinale. «In Veneto - rileva l'assessore veneto alla sanità Luca Coletto - non è mai stata sospesa, ci tengo a precisare che sta proseguendo regolarmente in tutte le Ullss sulla base di un’organizzazione in grado di erogare tutte le prestazioni richieste». «Al momento - sottolinea - non ho ricevuto nessuna segnalazione di particolari difficoltà, né tanto meno di code o intasamenti. Qualora, comunque, ne emergesse la necessità, i direttori generali sono pronti ad attivare le misure conseguenti».
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