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Meningite, due nuovi casi a Roma ma per la Regione «nessun allarme». I consigli dell’Iss

Due nuovi casi di meningite all’Umberto I di Roma, di cui uno sicuramente da pneumococco, forma non contagiosa ma che ha causato il decesso del paziente 50enne e un secondo caso in attesa di verifiche che ha colpito una ragazza 14enne, al momento «stabile e vigile». Tre casi segnalati ieri in Toscana (due di tipo B, a Livorno e nel Fiorentino, e una ventenne di Prato affetta da meningococco di tipo C). E un altro caso a Genova, sempre da pneumococco.

Nel Lazio per il momento nessun allarme. La Regione comunica infatti di aver costituito nella seconda metà di dicembre 2016 un gruppo apposito per il monitoraggio delle meningiti. Che non ha rilevato un aumento dei casi. «Il Gruppo è costituito dal Gruppo tecnico Scientifico della Rete di Malattie Infettive (Ippolito-Spallanzani, Di Lallo-Regione Lazio, Cauda-Cattolica, Vullo-Sapienza) integrato dal professor Villari dell'Università la Sapienza. Il gruppo si è riunito alle 15 di oggi - si legge nella nota - ha preso atto dei dati prodotti dal Seresmi ed aggiornati alle 14 del 2 gennaio. Non ha rilevato nel 2016 incrementi di casi di meningite rispetto al periodo precedente (2001-2015). Nello specifico nel 2016 sono stati segnalati in tutta le Regione 19 casi di meningite meningococcica (pari a 3,2 casi per milione di abitanti), rispetto ai 25 casi nel 2015. L'incidenza di questo tipo di meningite è sostanzialmente sovrapponibile a quello dell'intero Paese (dati Istituto Superiore di Sanità)».

Secondo la Regione Lazio non esistono quindi al momento motivi di allarme, né la necessità di interventi straordinari diversi dai protocolli vaccinali previsti. «Le Aziende sanitarie locali hanno già provveduto agli interventi necessari in tutti i casi che si sono finora verificati. Si precisa, inoltre, che non tutte le forme di meningite necessitano di interventi profilattici, che si applicano solo ai casi dai microrganismi per i quali è possibile la trasmissione da persona a persona, e sempre solo a seguito di contatti ravvicinati (sotto il metro di distanza) e prolungati nel tempo. La Regione continuerà a mantenere il livello di attenzione attivato attraverso il Servizio Regionale di Sorveglianza delle Malattie Infettive».

In Toscana solo pochi giorni fa, era morto a Firenze un bimbo di 22 mesi che viveva a Porcari, in provincia di Lucca. Il piccolo era stato portato prima al pronto soccorso dell'ospedale di Lucca e poi trasferito al pediatrico Meyer di Firenze in condizioni gravissime. Sale dunque il bilancio delle persone colpite da meningite nella regione, almeno per quanto riguarda il tipo C. Sono 61 i casi dall'inizio del 2015: 31 nel 2015, 30 nel 2016.

Ecco le informazioni pubblicate dall’Istituto superiore di Sanità

Quali batteri causano la meningite?
Tra gli agenti batterici che causano la meningite il più temuto è Neisseria meningitidis (meningocco), oltre a Streptococcus pneumoniae (pneumococco) e Haemophilus influenzae. Del meningococco esistono diversi sierogruppi: A, B, C, Y, W135, X.

Quali sono i più aggressivi e quali i più frequenti?
Il più aggressivo è il meningococco di sierogruppo C, che insieme al B è il più frequente in Italia e in Europa. Secondo l'ISS, nel 2015 si sono verificati in Italia quasi 200 casi di malattia invasiva da meningococco, la maggior parte dei quali causati dai sierogrupppi B e C.

Quali sono le fasce più a rischio di contrarre l'infezione causata dai diversi tipi di meningococco?
I bambini piccoli e gli adolescenti, ma anche i giovani adulti, sono a rischio più elevato di contrarre infezione e malattia. Per quanto riguarda il sierogruppo B, la maggior parte dei casi si concentra fra i bambini più piccoli, al di sotto dell'anno di età.
Quali sono i vaccini a disposizione contro la meningite e, esattamente, contro quali ceppi?
Esistono tre tipi di vaccino anti-meningococco:
• il vaccino coniugato contro il meningococco di sierogruppo C (MenC): è il più frequentemente utilizzato, e protegge solo dal sierotipo C;
• il vaccino coniugato tetravalente, che protegge dai sierogruppi A, C, W e Y;
• il vaccino contro il meningococco di tipo B: protegge esclusivamente contro questo sierogruppo.

Sono obbligatori o raccomandati?
Alcuni vaccini sono già raccomandati ed offerti gratuitamente, altri invece lo saranno appena entrerà in vigore il nuovo Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale. La scheda vaccinale attualmente in vigore prevede la vaccinazione anti meningococco C nei bambini che abbiano compiuto un anno di età, mentre è consigliato un richiamo con vaccino tetravalente per gli adolescenti. Il vaccino tetravalente coniugato anti-meningococco A,C,Y,W, è consigliato anche per gli adolescenti che non sono stati vaccinati da piccoli, e dovrebbe comunque essere somministrato a chi si reca in Paesi ove sono presenti i sierogruppi di meningococco contenuti nel vaccino. Al di fuori delle due fasce di età sopracitate, il vaccino è fortemente raccomandato in persone a rischio o perché affetti da alcune patologie (talassemia, diabete, malattie epatiche croniche gravi, immunodeficienze congenite o acquisite etc.) o per la presenza di particolari condizioni (lattanti che frequentano gli asili nido, ragazzi che vivono in collegi, frequentano discoteche e/o dormono in dormitori, reclute militari, e, come sopra accennato, per chiunque debba recarsi in regioni del mondo dove la malattia meningococcica è comune, come ad esempio alcune zone dell'Africa). Il vaccino contro il meningococco B, attualmente offerto in alcune regioni nel primo anno di età, sarà presto raccomandato per i bambini più piccoli anche a livello nazionale.

Quali sono gratuiti e quali a carico del cittadino?
La vaccinazione contro il meningococco C è gratuita e prevede una sola dose a 13 mesi. Per il resto l'offerta vaccinale varia da Regione a Regione. La vaccinazione contro il meningococco B prevede diversi dosaggi a seconda dell'età in cui si inizia a vaccinare, anche se il vaccino è indicato soprattutto al di sotto di un anno di età. Al momento, questo vaccino è gratuito solo in alcune Regioni, ma presto dovrebbero esserlo a livello nazionale. Per quanto riguarda i vaccini contro gli altri agenti batterici della meningite, la vaccinazione contro Haemophilus Influenzae B (emofilo tipo B) è solitamente effettuata, gratuitamente, insieme a quella antitetanica, antidifterica, antipertosse, antipolio e anti epatite B, al 3°, 5° e 11° mese di vita del bambino, come da calendario vaccinale italiano. Non sono necessari ulteriori richiami. La vaccinazione contro Streptococcus pneumoniae (pneumococco) è offerta gratuitamente e va somministrata in 3 dosi, al 3°, 5° e 11° mese di vita del bambino.

Negli adolescenti va fatta la vaccinazione? E se è stata fatta a un anno di età va fatto un richiamo?
La vaccinazione contro il meningococco C, o meglio il vaccino tetravalente, è certamente consigliabile per gli adolescenti. Per chi è stato vaccinato da bambino al momento non è previsto alcun richiamo, anche se è comunque consigliabile effettuarlo. In Regioni come la Toscana tale vaccino è attivamente offerto.

Per gli adulti che nell'infanzia non sono stati vaccinati contro il meningococco è consigliata la vaccinazione?
La vaccinazione negli adulti non è raccomandata a meno che non siano presenti i fattori di rischio o le condizioni sopra riportate. Chi vuole può comunque ricorrere alla vaccinazione, anche se non gratuitamente (a parte Toscana o contesti particolari), rivolgendosi alla ASL o facendosi prescrivere il vaccino dal proprio medico di base.


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