Aziende e regioni
Piemonte, il Tar boccia i ricorsi delle farmaceutiche sulla somatropina e il prezzo nelle gare si dimezza
di Emiliano Calabrese
Non sono passati neanche sette giorni dalla pubblicazione dei dispositivi di sentenza del Tar Piemonte (che bocciava i tre ricorsi - di cui uno ritenuto improcedibile - effettuati dalle case farmaceutiche per la fornitura del principio attivo della Somatropina, meglio noto come ormone della crescita, che oggi si sono effettuate le aperture delle buste per i prossimi approvvigionamenti con ribassi di oltre il 50%.
Da oggi, infatti, ogni singolo milligrammo di principio attivo avrà un costo di circa 14,50 euro. Ben al di sotto, ad esempio, dei 23,74 euro proposti dalla Merck-Serono, una delle ditte farmaceutiche che hanno presentato ricorso. Ciò significa che per i prossimi due anni, arco di durata della gara, i risparmi per la regione complessivamente potrebbero superare quasi certamente i 6 milioni di euro.
Equivalenza terapeutica riconosciuta
Al momento non è ancora possibile leggere le motivazioni ma già grazie ai dispositivi di sentenza, appare evidente che il biosimilare della Somatropina è stato riconosciuto simile, rispetto al biologico originatore, in termini di qualità, sicurezza ed efficacia. Ed è proprio grazie alle decisioni prese dalla seconda sezione del Tar, che si è avuta una vera concorrenza tra le aziende farmaceutiche che hanno partecipato al sistema dinamico di acquisto (ex art. 60 del codice dei contratti pubblici) indetto da Scr.
Non è la prima volta che alla scadenza dei brevetti dei farmaci biologici si arriva a questo tipo di risultati. Proprio il Piemonte, all'indomani della disponibilità sul mercato del biosimilare dell'insulina Glargine, ha indetto una gara spuntando un ribasso di circa il 35%.
Insomma, considerando anche le ultime indicazioni provenienti dal Documento di Economia e Finanza del Governo per il 2016 (Def), che individua una spesa sanitaria in percentuale del PIL al 6,5% nel 2019, l'efficienza nell'approvvigionamento dei medicinali appare uno dei pochi modi per liberare risorse utili a sostenere le cure davvero efficaci ed innovative che si affacciano all'orizzonte.
Cantone, Saitta e la rinegoziazione possibile dei prezzi
E chissà che anche di questi temi non abbiano discusso nell'incontro che si è tenuto quest'oggi Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni, Raffaele Cantone, presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione e Yoram Gutgeld, commissario alla spending review dell'attuale Governo. Infatti, sarà interessante valutare se, forte proprio dell'esperienza nella sua regione, il coordinatore della Commissione salute, Antonio Saitta, proporrà ai suoi colleghi, attraverso i 33/35 soggetti aggregatori sparsi per la penisola (Delibera Anac n. 58 del 22 luglio 2015), di effettuare un controllo dei prezzi dei vari principi attivi e avviare, eventualmente, una rapida rinegoziazione dei prezzi di approvvigionamento.
© RIPRODUZIONE RISERVATA