Sentenze

La rivincita dell’infermiere: il Tar Lazio boccia l’Omceo e apre agli ambulatori “See&treat”. Ipasvi: «Basta guerre di posizione»

di L.Va.

Il Tar del Lazio, con la sentenza 10411/2016 pubblicata il 19 ottobre, ha respinto il ricorso dell'Ordine dei medici di Roma che nel 2015 aveva chiesto l'annullamento della determinazione n. 384 del 20 marzo 2015 con cui l'Asl RmC ha disposto l'attivazione degli ambulatori infermieristici “See&treat”.

Il See&treat è un modello ampiamente sperimentato dal 2010 in molte Asl della Toscana e in altre Regioni italiane e da quasi 40 anni in Gran Bretagna e Stati Uniti.

Per la presidente del Collegio Ipasvi di Roma, Ausilia Pulimeno, questo modello «ha dato ottimi risultati fornendo una risposta efficace ai bisogni dei cittadini, garantendo una maggiore rapidità dell'intervento, la sua sicurezza e un minor costo per le aziende sanitarie, tutte cose che ora sono riconosciute anche a livello di giurisprudenza. I medici non abbiano paura di perdere potere e siano più collaborativi nel processo di cambiamento di cui la nostra sanità ha un gran bisogno».
La presidente nazionale Ipasvi, Barbara Mangiacavalli, ha aggiunto: «Le guerre di posizione tra professioni, le minacce giuridiche e gli attacchi mediatici non servono a nessuno, né ai professionisti né ai pazienti e alla migliore organizzazione dei servizi. Meglio sarebbe sedersi a un tavolo e concordare le soluzioni migliori salvaguardando e, anzi valorizzando, le peculiarità di entrambi le professioni. Il See and Treat è un percorso chiaro e senza equivoci, che non può generare rischi per i pazienti, ma al contrario abbatte interventi impropri, liste di attesa, code ai pronto soccorso (evitando l'afflusso di circa il 70% dei codici bianchi inappropriati). È un tassello del nuovo modello che dovrà caratterizzare il Servizio sanitario nazionale».


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