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Progetto SiCura in Sicilia: un paziente su quattro ha migliorato i livelli di colesterolo Ldl
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Sono stati presentati presso il P.O. Umberto I di Enna, i primi risultati del progetto SiCura (Soluzioni Integrate per la Cura delle Dislipidemie), realizzato dall’Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) di Enna in collaborazione con Novartis e con il supporto tecnologico di CliCon, per migliorare la gestione delle dislipidemie sul territorio attraverso un nuovo modello di medicina basata sul valore (value-based healthcare). “Il progetto - spiega una nota - a partire dall’analisi di dati aggregati real world, ha permesso interventi mirati e personalizzati, per ottimizzare i risultati clinici e l’uso efficiente delle risorse sanitarie”. Un modello che in soli 6 mesi ha registrato un aumento del 25% nel numero dei pazienti che hanno normalizzato i livelli corretti di LDL e una riduzione della percentuale dei soggetti non ancora regolarizzati, che si è attestata al 50%, generando così un impatto sulla riduzione delle ospedalizzazioni e sulla sostenibilità del sistema.
Il progetto SiCura, avviato nel luglio 2022, si è concluso nel giugno 2024 e ha coinvolto diversi attori, tra cui l’UOC di Farmacia Territoriale, Farmacia Ospedaliera, l’UOC Cure Primarie, l’UOS Sistema Informativo Locale, l’UOC Cardiologia/UTIC e i Medici di Medicina Generale (MMG). “Le malattie cardiovascolari sono un’emergenza sanitaria in Sicilia e i risultati raggiunti dal progetto SiCura mostrano che la gestione della dislipidemia sul nostro territorio può migliorare notevolmente grazie a interventi organizzativi basati sul valore, con un approccio personalizzato. - commenta Mario Zappia, Direttore Generale Azienda Sanitaria Provinciale di Enna - Il modello individuato propone azioni di medicina d’iniziativa che si prestano a essere esportate in un contesto regionale, in linea con quanto previsto dal DM77”.
“I risultati emersi dal progetto SiCura confermano l’impatto della medicina di iniziativa basata sul valore, per portare salute ai pazienti, efficienza nell’utilizzo delle risorse e un miglioramento complessivo dell’assistenza sanitaria - commenta Roberta Rondena, Country Value & Access Head di Novartis Italia -. Come azienda impegnata oltre il farmaco, siamo soddisfatti di avere messo le nostre competenze al servizio di un progetto così innovativo, che apre la strada a nuovi modelli integrati di curai per affrontare sfide sanitarie importanti e complesse come la prevenzione del rischio cardiovascolare, a beneficio dei pazienti e della sostenibilità del sistema”.
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