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HIV/ Studio “Paso Doble”: il regime a due farmaci è efficace quanto quello a tre farmaci
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La terapia antiretrovirale contro l’HIV negli ultimi anni ha portato a risultati straordinari, fino a bloccare la replicazione del virus e a cronicizzare l’infezione; ma ulteriori traguardi potranno a breve essere raggiunti grazie ai risultati prodotti da nuovi studi. È il caso dello Studio “Paso Doble”, che per la prima volta indaga l’aspetto metabolico, che è fondamentale da valutare nell’ambito di un’infezione cronica come è diventata l’HIV. Il paziente, nel corso dei decenni, può essere colpito da comorbidità e disabilità, che devono essere prevenute e affrontate attraverso gli indicatori idonei.
“Lo studio Paso Doble è un trial randomizzato, progettato per confrontare due dei regimi antiretrovirali più comuni per l’HIV, focalizzandosi sulla popolazione già in terapia ma non ancora trattata né con bictegravir né con dolutegravir - spiega Giovanni Guaraldi, professore ordinario di Malattie Infettive all’Università di Modena e Reggio Emilia –. Sono stati arruolati 277 pazienti in trattamento con dolutegravir/lamivudina (DTG/3TC) e 276 pazienti in trattamento con BIC/FTC/TAF. L’efficacia viro-immunologica era già confermata per entrambi i regimi. Il valore aggiunto di Paso Doble sta nell’analisi del rischio di incremento di peso clinicamente significativo”.
“Esistono molti studi sulle comorbidità nei pazienti con HIV, ma è fondamentale disporre di dati specifici su come le malattie infiammatorie influenzino questa popolazione – sottolinea Paolo Maggi, professore associato di Malattie Infettive, Università della Campania Luigi Vanvitelli, Caserta –. L’importanza dello studio Paso Doble è data proprio dall’attenzione che offre su aspetti metabolici chiave come aumento di peso, distribuzione del grasso corporeo, funzione epatica, dismetabolismi, invecchiamento e salute dell’osso”.
“Nel trattamento dell’HIV, la semplificazione delle terapie rappresenta un’opportunità: i regimi a due farmaci permettono sia la soppressione virologica sia una tollerabilità massima – evidenzia Simona Di Giambenedetto, Ricercatrice Malattie Infettive, Università Cattolica del Sacro Cuore, Fondazione Policlinico A. Gemelli, IRCCS, Roma – Ciò che mancava finora era un’analisi approfondita degli aspetti metabolici, e Paso Doble ha colmato questo vuoto, esplorando l’incremento di peso corporeo in pazienti in soppressione virologica che passavano da una terapia triplice a una duplice”.
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