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Fondazione Cini: accelerare uno sviluppo dell’intelligenza artificiale sicuro ed equo

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“L’Isola di San Giorgio Maggiore, dove da settant’anni si incontrano arte, scienza e tecnologia, è un luogo di dialogo globale sulle sfide della contemporaneità, come lo sviluppo dell’intelligenza artificiale nel campo della salute. Questo tema tocca profondamente la nostra vita e ha già ricadute molto pratiche sulla salute delle persone. Da qui la necessità di discutere degli aspetti etici e individuare possibili soluzioni valide su scala globale”. Lo afferma Gianfelice Rocca, presidente della Fondazione Giorgio Cini presentando un simposio che dal 7 al 9 novembre riunirà quaranta esperti mondiali di etica e salute globale per accelerare uno sviluppo dell’intelligenza artificiale sicuro ed equo. Sulla carta, queste innovazioni “potrebbero inaugurare una nuova era di assistenza medica personalizzata, predittiva, partecipativa e preventiva consentendo ai sistemi sanitari globali di migliorare contemporaneamente i risultati, l’esperienza di cura e di ridurre i costi pro capite”.

“Trust, social determinants e global harmonization sono le parole chiave che animeranno la discussione tra gli esperti che, per la prima volta al mondo, si ritrovano per un simposio dagli obiettivi pratici e anticipatori – sottolinea Luciano Floridi, professore e direttore del Digital Ethics Center della Yale University e professore ordinario presso il Dipartimento di Studi Giuridici dell’Università di Bologna–. Perché quando parliamo di AI in sanità non parliamo solo di dati e tecnologia ma della salute di miliardi di persone”. Secondo Floridi la salute “è uno dei più importanti banchi di prova dell’intelligenza artificiale, per impatto e per capirne le potenzialità, i limiti, i rischi, e le opportunità”. Il simposio esplorerà tutti questi aspetti in vista dell’elaborazione di una buona regolamentazione, che sia di supporto all’innovazione responsabile dell’AI”.


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