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Tumori polmone e tiroide, disponibile in Italia la prima cura specifica per l'alterazione gene Ret
di Radiocor Plus
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Approvato dall'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) Selpercatinib della Lilly come trattamento di seconda linea per il carcinoma polmonare non a piccole cellule (Nsclc) avanzato, per il tumore della tiroide avanzato, e per il carcinoma midollare della tiroide avanzato, con alterazioni del gene Ret. «Il carcinoma polmonare non a piccole cellule, nel tempo è diventato l'esempio perfetto dell'applicazione della medicina di precisione in ambito oncologico - spiega Silvia Novello, professore di Oncologia medica presso l'Università di Torino e Presidente di Walce Onlus (Women Against Lung Cancer in Europe/Donne contro il tumore del polmone in Europa) -. Un terzo dei pazienti a cui viene diagnosticato questo tumore in fase metastatica è portatore di un cancro caratterizzato da una alterazione genetica e può essere trattato con un farmaco specifico e il 2% ha un'alterazione di Ret, che è il target specifico di questo primo farmaco appena approvato». «Il carcinoma papillare della tiroide (Ptc) è raro e fortunatamente nel 90% dei casi ha una prognosi favorevole - osserva Rossella Elisei, professore associato di Endocrinologia e Dirigente Medico Uo Endocrinologia e Medicina Clinica Sperimentale, Aou Pisana -. Alcuni, tuttavia, si possono presentare già avanzati e nel tempo possono richiedere terapia sistemica per metastasi a distanza. Il 10-20% di questi hanno una alterazione genetica dell'oncogene Ret, un riarrangiamento cromosomico, che ne è la causa».
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