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Studio Altems: impatto positivo del farmaco efmoroctocog alfa contro l'emofilia A

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Nell’ambito delle malattie rare un recente studio pubblicato sull’Italian Journal of Public Health e condotto da Altems - l’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, realizzato con il contributo incondizionato di Sobi, ha dimostrato come il farmaco efmoroctocog alfa (Elocta), il primo fattore VIII ricombinante a emivita prolungata per l’emofilia A, "possa migliorare la qualità di vita dei pazienti ed essere vantaggioso anche per il sistema sanitario". "Con le cure normali - spiega una nota a- i pazienti devono sottoporsi a infusioni ogni 1-2 giorni, con efmoroctocog alfa l’infusione avverrebbe ogni 3-5 giorni". Una soluzione "di grande vantaggio per i pazienti e le loro famiglie, ma anche per il Ssn con la riduzione dell'impatto organizzativo e dei costi per i Centri di emofilia".


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