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Lega del Filo d'oro: le persone con disabilità a rischio di esclusione sociale

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Le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali, così come tutte le persone che hanno patologie cronico-degenerative, pluridisabilità e, più in generale, un quadro clinico già compromesso, rappresentano una delle categorie maggiormente esposte al rischio di contrarre il "coronavirus", sono anche persone più vulnerabili alle ricadute sociali derivanti dalla grave pandemia in corso. È questo il monito lanciato in occasione della Giornata Internazionale della Disabilità dalla Lega del Filo d'Oro che, da oltre 55 anni, assiste e si prende cura delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali, dando supporto alle loro famiglie.

"Oggi più che mai le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali hanno bisogno di risposte concrete. Il diritto all'inclusione nella società delle persone con disabilità dovrebbe essere una priorità di tutti, sia attraverso un passo in avanti a livello normativo con la piena attuazione della legge 107/2010, sia con interventi, servizi e ausili atti a garantire condizioni di vita migliori e maggiore livello di partecipazione sociale anche durante una pandemia globale – dichiara Rossano Bartoli, Presidente della Lega del Filo d'Oro – Il riconoscimento della Lis e della Lis Tattile, inoltre, consentirebbe ad una persona sordocieca di beneficiare di un interprete cui potersi avvalere ad esempio in condizioni di emergenza, come ad un pronto soccorso. Questo sarebbe un sostegno fondamentale per gestire la propria vita, anche in un momento così difficile per tutti".

Se le famiglie da sole stanno sopportando un enorme carico di fatica e preoccupazione, le persone e i bambini sordociechi e pluriminorati psicosensoriali assistiti dalla Lega del Filo d'Oro con cui sono stati avviati percorsi i riabilitativi rischiano, con il venir meno delle attività dei Centri Diurni e dell'assistenza domiciliare, di perdere i progressi raggiunti finora.


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