Medicina e ricerca

La nutrizione medica come pilastro per migliorare gli esiti terapeutici

di Emanuele Cereda*

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Il 46° Congresso ESPEN ha rappresentato un’importante occasione di confronto sul ruolo cruciale della nutrizione medica nei percorsi terapeutici, con particolare attenzione al suo impatto sugli esiti clinici, sulla qualità della vita e sul recupero funzionale dei pazienti. Il simposio promosso da Danone Italia, attraverso il suo brand Nutricia - pioniere nella nutrizione medica per migliorare gli esiti clinici, le condizioni di salute e la qualità di vita dei pazienti – dal titolo “La nutrizione clinica come ‘game changer’ per ottimizzare i risultati dei pazienti”, ha permesso di approfondire alcune delle sfide attuali e future della medicina, evidenziando l’importanza di un approccio nutrizionale proattivo, soprattutto in contesti complessi come il cancro e l’invecchiamento della popolazione.

Uno dei temi chiave affrontati è stata la preservazione della massa muscolare, fattore determinante per il mantenimento della capacità funzionale e per la prevenzione di complicanze associate a patologie croniche e acute. L’importanza di questo aspetto emerge chiaramente nei pazienti oncologici, dove la perdita di massa muscolare, dovuta a molteplici fattori (e.g. infiammazione, anoressia, effetti collaterali dei trattamenti oncologici), può peggiorare la tolleranza e l’aderenza alle terapie e compromettere la qualità di vita e la prognosi del paziente. In questo contesto, una gestione nutrizionale appropriata e tempestiva diventa un tassello fondamentale per prevenire e contrastare la perdita involontaria di peso e massa muscolare associata al cancro.

L’invecchiamento stesso, poi, è accompagnato da una progressiva riduzione della massa e della funzione muscolare, fenomeno che può essere ulteriormente aggravato dalla presenza di malattie acute e croniche. La perdita muscolare è associata non solo a una riduzione della forza e delle capacità funzionali, ma anche a un aumentato rischio di disabilità, perdita di autonomia e sopravvivenza.

Prevenire la perdita muscolare: un approccio proattivo

Il panel ha sottolineato come il declino muscolare sia un processo lento e progressivo, che può essere accelerato da eventi critici o episodi di malattia. Intervenire precocemente attraverso la nutrizione medica, integrata con attività fisica, può avere effetti positivi significativi sulla salute muscolare, contribuendo a rallentare il declino associato all’invecchiamento e a minimizzare gli effetti negativi delle malattie. Tuttavia, l’approccio più efficace è quello proattivo: agire preventivamente, prima che la perdita muscolare si manifesti in modo evidente, rappresenta la strategia ideale per migliorare gli esiti clinici e preservare la qualità della vita e lo stato funzionale dei pazienti.

Nel caso in cui invece la perdita di massa muscolare sia già avvenuta, risulta fondamentale adottare strategie mirate al suo recupero. Quando l’alimentazione da sola non è sufficiente, specialmente in pazienti con fabbisogni nutrizionali aumentati o con difficoltà nell’assorbimento dei nutrienti, la supplementazione con alimenti dietetici destinati a fini medici speciali associata all’esercizio fisico può svolgere un ruolo decisivo. Questi alimenti speciali, formulati per fornire nutrienti essenziali in volumi ridotti, in associazione ad una dieta adeguata e personalizzata, rappresentano un’opzione efficace per garantire un apporto proteico di alta qualità, indispensabile per la rigenerazione muscolare.

Nutrizione clinica: un approccio integrato alla cura del paziente

L’esempio del cancro è paradigmatico, ma altre patologie, come le broncopneumopatie croniche ostruttive, o le malattie infiammatorie croniche intestinali, beneficiano altrettanto di una gestione nutrizionale attenta e personalizzata. In questi contesti, il monitoraggio continuo dell’apporto nutrizionale e la supplementazione di proteine di alta qualità sono strumenti essenziali per tutelare il patrimonio muscolare del paziente e prevenire le complicanze legate alla perdita di massa muscolare.

In conclusione, il 46° Congresso ESPEN ha ribadito come la nutrizione medica non sia semplicemente un supporto complementare alla terapia, ma un elemento centrale per il successo dei percorsi di cura. L’adozione di un approccio assertivo e proattivo nella gestione nutrizionale, fin dai primi segnali di perdita muscolare, rappresenta un passo fondamentale per migliorare e ottimizzare gli esiti terapeutici, garantire un miglior recupero e migliorare la qualità di vita dei pazienti.

*Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo
Medico Specialista della Struttura Complessa di Dietetica e Nutrizione Clinica
Responsabile del Comitato Scientifico del Congresso ESPEN 2024
Membro del Direttivo Società Italiana di Nutrizione Clinica e Metabolismo (SINPE)


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