Medicina e ricerca

Gemelli: è ancora ‘Sigillo d’Oro’ da parte dei leader mondiali nell’accreditamento sanitario

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La Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs ha ottenuto il rinnovo dell’accreditamento come Academic Medical Center da parte della Joint Commission International, leader mondiale nell’accreditamento in ambito sanitario. “Il ‘Gold Seal of Approval’ della JCI - spiega una nota - viene riconfermato ogni tre anni ed è stato sottoposto come previsto a una rigorosa rivalutazione, lo scorso maggio”. “Questo risultato – sottolinea Carlo Fratta Pasini, presidente della Fondazione Policlinico Gemelli - non sarebbe stato possibile senza lo sforzo e l’impegno quotidiano di tutti, dalla componente medica, a quella assistenziale e amministrativa, agli specializzandi e agli studenti, nel mantenere standard di eccellenza nel lavoro, nelle cure, nello svolgere tutti i giorni attività finalizzate a garantire alle persone che si rivolgono a noi un ambiente sicuro, accogliente, etico ed empatico”.

“Da quando abbiamo costituito la Fondazione, circoscritto l’ambito di attività con le responsabilità e i rischi e favorito la crescita delle nostre performance, della nostra reputazione, dell’appropriatezza delle attività del nostro ospedale e del livello di qualità della ricerca – ricorda il professor Marco Elefanti, Direttore Generale della Fondazione Policlinico Gemelli - abbiamo posto diverse pietre miliari. E di certo una è rappresentata dal conseguimento del primo accreditamento JCI, in un ospedale come il nostro che, per dimensioni e complessità, ha pochi eguali in Italia e in Europa. Il riaccreditamento JCI, appena ottenuto, è merito di uno straordinario sforzo collettivo, che arriva come coronamento dei festeggiamenti per i 60 anni dalla nascita del Policlinico Gemelli”.

“Siamo fieri di essere Gemelli e di essere Università Cattolica – prosegue Antonio Gasbarrini, preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica - perché siamo tutti parte della stessa famiglia e fieri di esserlo. Ecco perché abbiamo creato il neologismo ‘campus Gemelli’, proprio a significare che siamo tutti reclutati nella nostra grande Università Cattolica. E questo ci ha permesso di far sì che questo ospedale diventasse uno dei migliori del mondo”.

“L’accreditamento di Fondazione Policlinico Gemelli come ‘Academic Medical Center’, cioè come grande centro medico universitario dedicato alle Cure Terziarie (quelle che affrontano i casi più complessi), non può prescindere da una solida attività di ricerca di base, clinica, accademica e con partnership private – afferma Giovanni Scambia , Direttore Scientifico di Fondazione Policlinico Gemelli IRCCS. Tutti elementi che caratterizzano il nostro operato quotidiano e che, giorno dopo giorno, vedono arricchirsi il nostro parco tecnologico G-STeP di nuove facilities con strumentazioni e competenze cutting edge, per essere sempre al passo con i protagonisti della ricerca mondiale. E i risultati di tutto questo rappresentano un ‘plus’ per i nostri pazienti, che trovano al Gemelli un esteso ventaglio di cure, comprese le più avanzate, dalle quali scegliere per costruire un trattamento su misura per ognuno di loro”.

“Si chiude il sipario su questa nuova ed emozionante survey JCI – afferma Andrea Cambieri, Direttore Sanitario del Policlinico Gemelli - che rappresenta il culmine di un grande impegno pluriennale. E che naturalmente non si esaurisce qui. Il nostro impegno si rinnova infatti ogni giorno, anche quando non ci sono ispettori internazionali a valutare la qualità del nostro lavoro. E di questo siamo grati a tutte le persone che lavorano qui al Policlinico Gemelli. Non è il lavoro di qualche giorno o di qualche anno quello che la Commissione di JCI ha valutato. È il lavoro di sempre”.

Il rinnovo del prestigioso accreditamento JCI è stato conseguito a fronte della puntuale verifica, da parte dei componenti della commissione di valutatori internazionali, di oltre 300 standard di riferimento, per un totale di 1.204 elementi misurabili. Il processo ha coinvolto tutta l’organizzazione: reparti di degenza, servizi diagnostici e terapeutici, ambienti tecnologici, infrastrutture, la leadership e il governo dell’ospedale.

“Ed è stato un successo pieno – commenta Alberto Fiore, responsabile UOS Qualità e Accreditamento della Fondazione - sottolineato anche dalle parole dei verificatori internazionali che hanno affermato di ‘aver conosciuto un Ospedale straordinario, del quale devono essere orgogliosi i collaboratori che operano al suo interno, la città di Roma e l’intero nostro Paese’ e di aver ‘ammirato l’impegno corale di tutti’ nel migliorare, imparare e veder riconosciuti i propri progressi”.


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