Medicina e ricerca

Euramet: la medicina nucleare può trattare i pazienti oncologici resistenti alla radioterapia

di Davide Madeddu

S
24 Esclusivo per Sanità24

L’obiettivo è arrivare a predisporre un nuovo trattamento anticancro di medicina nucleare per i pazienti «resistenti alla radioterapia». È quanto si propone di sviluppare il progetto di ricerca AlphaMe, finanziato dall’Associazione Europea degli istituti nazionali di metrologia Euramet, un network di 17 partner europei, tra cui l’Enea con l’Istituto nazionale di metrologia delle radiazioni ionizzanti (Inmri) che collaborerà con i principali omologhi europei, Cea, Ciemat, Cmi, Npl e Polatom.

«Il metodo messo a punto - spiega Marco Capogni, ricercatore dell’Inmri e responsabile Enea del progetto - si chiama Target Alpha Therapy e si sta rivelando di estremo interesse nella cura di pazienti che non rispondono in modo positivo alla radioterapia con fasci esterni o con radionuclidi beta emettitori». I radionuclidi impiegati in medicina nucleare per diagnosi e terapia, come sottolinea il ricercatore «richiedono un’accurata quantificazione della dose impartita al paziente, rendendo necessario il supporto della metrologia delle radiazioni ionizzanti per fornire opportuni riferimenti nel settore delle misure».

L’Enea-Inmri (la sede è il centro ricerche di Casaccia a Roma) si occuperà «dello sviluppo di nuovi standard di riferimento per la misura accurata dell’attività di alfa emettitori». Il progetto è strutturato in quattro work package tecnici, uno sull’impatto dei risultati raggiunti e l’ultimo di coordinamento e gestione del progetto stesso. «Tali radionuclidi emettono particelle alfa di elevata energia, con alto potere ionizzante e ridotto raggio di penetrazione e - argomenta il ricercatore - per questo possono essere impiegati sotto forma di farmaci caratterizzati da un elevato grado di distruzione delle sole cellule tumorali che si trovano nelle immediate vicinanze del bersaglio, con riduzione di effetti collaterali della dose impartita». Particolare interesse in questa attività riveste la «caratterizzazione metrologica di sorgenti di Ac-225, un alfa emettitore emergente nel settore della Tat». «Grazie al nuovo standard - conclude Capogni - si potranno fare deduzioni sull’uso medico di questo radionuclide in termini di quantificazione, per fornire al paziente una dosa accurata nel trattamento del tumore».


© RIPRODUZIONE RISERVATA