Medicina e ricerca

La leucemia acuta mieloide e il ruolo cruciale della terapia di supporto

di Giovangiacinto Paterno*

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La Leucemia Mieloide Acuta (LMA) è tumore del sangue che origina dalle cellule staminali mieloidi del midollo osseo. Le cellule leucemiche, proliferando in modo incontrollato, interferiscono anche con la normale produzione di globuli rossi, globuli bianchi e piastrine. Questa forma di leucemia è definita “acuta” per la sua rapida progressione.
In Italia, nonostante la LMA sia la forma di leucemia acuta più comune nell’adulto, colpendo oltre 2.000 persone all’anno, rimane una patologia rara, dal momento che rappresenta circa l’1% di tutte le patologie oncologiche.
L’incidenza della LMA è strettamente correlata all’età, con un picco di insorgenza intorno ai 60-65 anni. Fattori di rischio addizionali includono l’abitudine al fumo di sigaretta, l’esposizione a specifiche sostanze chimiche come il benzene e le radiazioni ionizzanti.
Il trattamento più efficace per la LMA viene determinato in base alle caratteristiche individuali del paziente e della malattia. La prognosi varia da paziente a paziente, e dipende da vari fattori come l’età, eventuali comorbidità, specifiche alterazioni genetiche delle cellule leucemiche, la risposta alla terapia antileucemica, e l’insorgenza di infezioni o altre condizioni patologiche durante i trattamenti. In casi selezionati, per ottenere la guarigione, è necessario un trapianto di midollo osseo da donatore.
Oltre alla terapia antileucemica, è di cruciale importanza la terapia di supporto, che mira a gestire i sintomi correlati alla LMA e a prevenire o mitigare gli effetti collaterali dei trattamenti. I pazienti con LMA possono essere soggetti a infezioni e sanguinamenti, ma possono anche sperimentare problemi psicologici come ansia e stress.
Le malattie ematologiche, tra cui la LMA, possono essere difficili da affrontare per i pazienti e le loro famiglie. Un’informazione chiara e accurata è fondamentale per aiutare i pazienti a comprendere la loro condizione, le opzioni di trattamento e le prospettive future. Strumenti informativi come Mi dica!, il portale informativo sui tumori del sangue creato con i pazienti per i pazienti, possono fornire informazioni aggiornate e verificate, contribuendo a ridurre l’ansia e la confusione associate alla malattia e a far sentire coinvolti i pazienti e i loro familiari nelle decisioni riguardanti il trattamento e le terapie, permettendo loro di partecipare in modo più consapevole e responsabile alla gestione della malattia.”

*Dirigente Medico presso l’Unità Operativa di Patologie Mieloproliferative della Fondazione Policlinico Tor Vergata


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