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Spallanzani: per ora l'attività dell'influenza è ridotta, si prevede una stagione meno intensa

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“Anche quest'anno con l'arrivo della stagione autunnale iniziamo a osservare la comparsa e un leggero aumento dei casi di influenza. Rispetto allo scorso anno dove in questo periodo vi era già un'attività importante del virus influenzale, quest’anno, probabilmente complici le temperature, osserviamo invece un'attività ancora abbastanza ridotta". Lo afferma Francesco Vairo, responsabile Seresmi (Servizio regionale per l’Epidemiologia, sorveglianza e controllo delle malattie infettive) in un video pubblicato dall’Inmi Spallanzani di Roma sottolineando che "maggiori informazioni sicuramente ci deriveranno da quella che è la sorveglianza sindromica dell'influenza che è iniziata a metà ottobre, intanto alcune informazioni arrivano dall'Australia dove la stagione influenzale è in via di conclusione".

"Queste informazioni - spiega - ci dicono che i virus circolanti sono i virus comuni dell’influenza, soprattutto l'influenza A con i sottotipi H3 e H1. Ci attendiamo un'attività dell'influenza molto simile se non più ridotta rispetto allo scorso anno. Come sappiamo, l'influenza ha nella maggior parte dei casi delle manifestazioni cliniche lievi ma esiste un rischio di complicanze e un rischio di ospedalizzazione soprattutto nelle persone più fragili, quindi con patologie croniche concomitanti e nelle persone anziane!.

"Inoltre anche quest'anno - conclude Vairo - vedremo una circolazione concomitante tra influenza, SARS-CoV-2 e altri virus respiratori che potrebbero impattare in modo importante sia sulla salute dell’individuo sia sul sistema assistenziale. Per questo è fortemente raccomandata, soprattutto nei soggetti fragili, la vaccinazione sia per SARS-CoV-2 sia per l'influenza per ridurre al minimo quelli che sono i rischi di ospedalizzazione e di complicanze gravi".


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