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SIHTA: dalla programmazione alle tecnologie come riorganizzare il Ssn

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"L’HTA è lo strumento principale che dobbiamo e possiamo utilizzare per far sì che si possa realmente mettere in piedi un modello di programmazione e pianificazione sanitaria. Obiettivo che non è raggiungibile senza l'ausilio, fondamentale, dei professionisti, delle tecnologie e dei modelli organizzativi che siano atti proprio a facilitare anche l'accesso alle cure e alle tecnologie". È il messaggio lanciato dal presidente SIHTA , Francesco Saverio Mennini, alla vigilia del XVI Congresso nazionale “Hta è Programmazione. Professionisti, Tecnologie, Organizzazione”, che si svolgerà a Roma dal 24 al 26 ottobre.
"Con il XVI Congresso Nazionale Sihta - continua Mennini - desideriamo dimostrare, ancora una volta, la centralità dell’Hta nei processi di innovazione e il Suo ruolo nel promuovere sostenibilità, universalità ed eticità di un Ssn capace di dare risposte ai bisogni di salute utilizzando appieno le risorse date dallo sviluppo scientifico e tecnologico, soprattutto alla luce del Regolamento Europeo di Hta e del Programma Nazionale di Hta 2022-2023".

Giandomenico Nollo, vicepresidente SIHTA, sottolinea la necessità di operare scelte adatte a governare, al meglio, l’innovazione. “L’introduzione massiva di Intelligenza Artificiale nei processi di cura - afferma - solleva interrogativi e preoccupazioni sulla nostra capacità di gestire questo enorme potenziale e sulle ricadute che queste possono avere sul paziente, sui professionisti, sulla società, con implicazioni etiche e legali che possiamo intravedere, ma di cui non abbiamo ancora una visione precisa. Il Pnrr può essere una risorsa importante, in particolare sulle spese in conto capitale. Tuttavia se queste non saranno accompagnate da una riorganizzazione coraggiosa del sistema, questi investimenti rischiano divenire addirittura dannosi oltre che inutili. Serve quindi uno sguardo d’insieme e di lungo periodo, sguardo che potremmo identificare come programmazione, non intesa come mero esercizio finanziario, ma bensì come pianificazione del percorso, analisi e proiezione dei bisogni, ridefinizione dei modelli di cura ed organizzativi, presa in carico, collaborazione pubblico-privato, finanziamento”.

In questa direzione a suggerire una riflessione in merito al payback è Americo Cicchetti, da poco nominato direttore generale della Programmazione del ministero della Salute e past president SIHTA: “E’ importante operare una programmazione attenta per evitare di trovarci, come è accaduto negli anni precedenti, a dover rincorrere un equilibrio finanziario ex post attraverso meccanismi emergenziali come i tetti e il payback. Il modo per non essere costretti a ricorrere a questo tipo di soluzioni c’è, e si chiama HTA”.


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