Medicina e ricerca

Ricostruzione mammaria, focus sulla qualità della vita

di Annalisa Cogliandro *

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Oggi il tasso di sopravvivenza al tumore della mammella è in costante aumento, con prospettive di vita sempre maggiori: secondo gli ultimi dati dell’Associazione italiana di Oncologia medica (Aiom) circa nove donne su dieci (87%) sono vive dopo cinque anni dalla diagnosi di tumore mammario.
Uno degli strumenti che ci ha permesso di arrivare a questo risultato è lo sviluppo delle tecniche chirurgiche, dell’accesso ai programmi di screening e della diffusione delle terapie adiuvanti che hanno reso la mastectomia sempre più efficace e meno demolitiva. Rimane comunque un intervento che ha un grande impatto, che può suscitare grande timore nelle pazienti, spaventate soprattutto dall’idea di essere sminuite nel loro "essere donne". Per promuovere la conoscenza di questa operazione chirurgica e soprattutto delle tecniche di ricostruzione del seno, il 18 ottobre nel mondo si celebra il Bra Day, la giornata internazionale dedicata alla consapevolezza della ricostruzione mammaria.
La ricostruzione è un tassello fondamentale del percorso di recupero per le pazienti oncologiche, che oggi è reso più efficace anche grazie alla creazione delle Breast Unit: si tratta di un team multidisciplinare di specialisti, impegnati ad accogliere e accompagnare le pazienti che vi si affidano, seguendole nel percorso di "demolizione" e "ricostruzione" che queste pazienti devono affrontare. Chirurghi plastici, senologi, oncologi, radioterapisti, anatomopatologi, genetisti e psicologi lavorano e supportano le pazienti congiuntamente fin dal primo momento, quello più duro: la diagnosi.
È importante che le pazienti ricevano da subito un supporto psicologico e medico che le aiuti a tranquillizzarsi e relazionarsi con il concetto di "percorso" e "opzioni di percorso" che le aspetta e in cui verranno accompagnate fino a ottenere il miglior livello possibile di benessere fisico e mentale. Per questo, anche la valutazione inerente le opzioni di ricostruzione mammaria viene realizzata, insieme alla paziente, prima dell’intervento chirurgico senologico finalizzato a rimuovere il tumore. Ognuna di loro affronta un viaggio complesso e profondamente personale: la ricostruzione mammaria deve essere quindi un intervento calzante con le necessità, i desideri e, naturalmente, il percorso di recupero oncologico che la paziente sta affrontando.
Spesso il desiderio che le donne che affrontano un intervento di "demolizione" riportano è proprio quello di “ricostruire" e ripristinare l’originario stato del proprio corpo e del proprio seno, così come era prima del tumore e dell’intervento oncologico. Questo è possibile attraverso la ricostruzione, sia eterologa che autologa con lembi, anche microchirurgici. Spesso è proprio la ricostruzione autologa, che prevede l’impiego di tessuti propri della paziente, a rivelarsi nel lungo periodo la soluzione che riscontra più successo, quando opportuna, perché richiede meno interventi di revisione, cioè di procedure chirurgiche secondarie di adeguamento delle mammelle ricostruite al passare del tempo e al naturale invecchiamento della paziente, che sono estremamente frequenti nel percorso di ricostruzione mammaria negli anni successivi.
Questo dato emerge anche dai risultati preliminari di una linea di ricerca che la Fondazione Campus Bio-medico sta sviluppando e che è dedicata alla valutazione della qualità della vita delle pazienti che affrontano la ricostruzione mammaria. L’indagine è svolta attraverso l’analisi dei questionari compilati dalle pazienti che misurano il grado di soddisfazione e la variazione della qualità di vita correlata agli interventi di ricostruzione mammaria con l’applicazione clinica di questionari detti Proms (Patient-Reported Outcome Measures). Grazie al monitoraggio continuo dei feedback delle pazienti rispetto, non solo al proprio piano terapeutico, ma anche alla percezione del proprio benessere e qualità della vita, oggi è possibile fare molto per rendere la sfida oncologica un percorso di reale ricostruzione di sé stessi.
* medico chirurgo Specialista in Chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica, Breast Unit della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico di Roma


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