Medicina e ricerca

Urologia: i vantaggi della chirurgia robot-assistita si estendono anche ai tumori del rene e della prostata

di Rocco Papalia*

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Quando un paziente è affetto da patologia tumorale della vescica, può rendersi necessario un intervento di asportazione totale dell’organo (cistectomia). Oggi, grazie alle tecnologie robotiche più avanzate, non solo è possibile eseguire un intervento in modo mininvasivo ma, in caso di cistectomia radicale, può anche essere ricostruita la vescica per ripristinare il normale sistema urinario, se il paziente è in buone condizioni generali di salute e il tumore risulta confinato alla sola vescica. Tecnicamente, si parla di “cistectomia radicale robot-assistita con ricostruzione intracorporea di neovescica ortotopica” ed è stata eseguita dall’Unità di Urologia della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico, utilizzando uno strumento robotico di ultima generazione per gli interventi urologici e di chirurgia generale.
Dopo l’asportazione totale di vescica, prostata, vescicole seminali e linfonodi pelvici, è stata ricostruita una nuova vescica utilizzando un segmento del piccolo intestino ed è stata ricollocata al posto di quella naturale che era stata asportata. La peculiarità di questo intervento, eseguito nel nostro Policlinico Universitario per la prima volta su un uomo di 64 anni, è l’estrema precisione data dal nuovo sistema robotico e la possibilità di configurare la neovescica all’interno della cavità addominale del paziente, senza la necessità di eseguire grandi incisioni sulla cute o manipolazioni intestinali al di fuori dell’addome stesso.
Il potente sistema di visualizzazione delle immagini di cui è dotato il sistema robotico ha offerto una visione della zona di intervento in 3D e full HD garantendo la massima precisione e accuratezza. Grazie alle caratteristiche performanti dei quattro bracci chirurgici e alla mini-invasività del sistema robotico, abbiamo potuto adattare la strategia chirurgica alle caratteristiche anatomiche del paziente ed eseguire la procedura in sicurezza. Tra i vantaggi derivanti dall’ausilio del robot chirurgico, vi è anche l’assenza di grandi cicatrici sull’addome e la riduzione del dolore post-operatorio. Infine, la possibilità di manovrare l’intestino all’interno della cavità addominale ha permesso di ripristinare la funzionalità intestinale al secondo giorno successivo all’intervento e di dimettere il paziente al quarto giorno, riducendo a un terzo i tempi degenze e recupero del paziente.
In ambito urologico, la chirurgia robot-assistita di ultima generazione ha diversi vantaggi non solo nelle cistectomie, riducendo il dolore, le dimensioni delle ferite e le perdite ematiche, ma anche negli interventi oncologici del rene, consentendo di salvarlo nella maggior parte dei casi e della prostata, garantendo un migliore recupero delle funzionalità.
La Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico, inoltre, è uno dei pochi centri in Europa scelti dai produttori dell’innovativa strumentazione per lo sviluppo e la formazione tecnologica dei professionisti in campo di chirurgia assistita dalla robotica e per le strutture sanitarie che nei prossimi mesi introdurranno la robotica chirurgica in sala operatoria. La piattaforma robotica consente infatti di eseguire esercitazioni e far apprendere più velocemente le tecniche chirurgiche ai giovani specialisti.

* Professore Ordinario di Urologia, Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico


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