Medicina e ricerca
Emicrania e disturbi psichici, l'esigenza di un modello di studio integrato
di Liliana Dell’Osso *
24 Esclusivo per Sanità24
Una delle sfide che la medicina si trova ad affrontare nel nuovo millennio è quello del superamento del dualismo mente corpo. Siamo abituati, anche in ambito specialistico, a separare le patologie cosiddette somatiche in modo relativamente netto rispetto a quelle che coinvolgono il sistema nervoso centrale. Questa però è una semplificazione errata, frutto di un’errata attribuzione di uno status diverso all’encefalo rispetto a quello degli altri organi: ogni organo del nostro corpo, in realtà, cervello incluso, è parte di un insieme che vede entrare in gioco influenze reciproche: alterazioni a livello del sistema nervoso centrale avranno conseguenze sugli altri sistemi, così come affezioni degli altri organi influiranno sul funzionamento del cervello. Ancora, spesso patologie somatiche e psichiche vedono un’eziopatogenesi comune, che si manifesta in modo diverso nei vari organi e sistemi del corpo.
Nel caso dell’emicrania, patologia di pertinenza neurologica, seppur approcciata dal punto di vista della componente algica e non da quello delle alterazioni cognitive o comportamentali come nel caso della psichiatria, l’associazione con la patologia mentale è allo stesso modo piuttosto stretta. L'emicrania è infatti nota per essere un disturbo multifattoriale, con aspetti genetici, ormonali, ambientali, dietetici, del sonno e psicologici che giocano un ruolo diverso in ogni individuo, venendo dunque considerata un disturbo bio-comportamentale.
I disturbi d'ansia e dell'umore sono risultati la patologia mentale più frequentemente associata all'emicrania (influenzandone la prevalenza, la prognosi, il trattamento e gli esiti clinici), in particolare da due a dieci volte più comuni nei pazienti con emicrania rispetto alla popolazione generale: più della metà dei soggetti con emicrania soddisfa i criteri per almeno un disturbo d’ansia nel corso della vita, e l’emicrania è associata a una minore qualità della vita e all'aumento del rischio di suicidio. D’altra parte, nei disturbi d’ansia e dell’umore è elevata la comorbidità con l’emicrania e il rischio di progressione dalla forma episodica a quella cronica: l’associazione tra emicrania e disturbi psichici appare dunque bidirezionale. Depressione, ansia, stress, irritabilità e sonno influenzano l'omeostasi della trasmissione dei segnali nocicettivi legati alla cefalea dal talamo alla corteccia. Questi segnali sono influenzati da diversi neurotrasmettitori, tra cui serotonina, noradrenalina e dopamina.
Varie ipotesi sono state avanzate circa l’associazione tra emicrania e disturbi mentali. Da un lato, una patologia potrebbe costituire un fattore predisponente per l’altra, configurando una relazione causale biunivoca. Oppure potrebbe entrare in gioco una predisposizione genetica condivisa. Ancora, potrebbero essere identificabili comuni fattori di rischio ambientali: pensiamo ad esempio allo stress cronico, che può predisporre tanto all’emicrania che allo sviluppo di ansia, depressione e sintomi da stress post-traumatico. Anche l’insonnia è in frequente comorbidità con l’emicrania, l’una influenzando negativamente l’altra: la stessa relazione che troviamo tra disturbi del sonno e disturbi d’ansia o dell’umore. Più probabilmente, e in un’ottica più ampia, è probabile che tutte queste ipotesi siano coinvolte, mentre la relazione tra disturbi mentali ed emicrania (e molte altre patologie organiche) andrebbe rivalutata in un modello che superi una distinzione tra mente e corpo che è ormai retaggio del passato. Da questo punto di vista, lo studio dell’associazione tra emicrania e disturbi psichici è fondamentale per acquisire indizi sui meccanismi eziopatogenetici di entrambi i disturbi, sulle loro basi genetiche, biologiche e ambientali. Inoltre, un modello integrato permetterebbe l’indagine di nuove modalità e opportunità di trattamento che tengano conto dell’assetto globale dell’individuo.
Di questo e molto altro si parlerà domenica 11 giugno al BAM – Biblioteca degli Alberi di Milano, nell’evento "La salute parte dal cervello - Affrontiamo la relazione con l’emicrania tra stigma e qualità di vita" dove l’emicrania sarà protagonista di un pomeriggio ricco di iniziative gratuite e rivolte a tutti, per aumentare la consapevolezza su questa patologia e aiutare le persone che vivono con emicrania a uscire dall’invisibilità.
L’evento fa parte della campagna #CambiaLaTuaRelazioneConLemicrania promossa da Lundbeck Italia e offrirà al pubblico la possibilità di partecipare a colloqui informativi gratuiti con esperti (prenotabili sul sito della campagna) per conoscere meglio questa patologia.
* Professore ordinario di Psichiatria, Direttrice Scuola specializzazione in Psichiatria dell’Università di Pisa e Presidente Eletta della Società italiana di Psichiatria (Sip)
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