Medicina e ricerca

Papillomavirus: vaccinazione Hpv negli adolescenti per una valida prevenzione oncologica

di Paolo Castiglia

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24 Esclusivo per Sanità24

Tra le malattie sessualmente trasmissibili, l'infezione da Papillomavirus è la più diffusa: secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità circa l’80% delle donne e il 50% degli uomini sessualmente attivi la contrae: secondo le stime in Italia si registrano 250mila casi di infezione da HPV all’anno.
“Questi dati – commenta il prof. Massimiliano Varriale, proctologo dell’Ospedale Sandro Pertini di Roma – dimostrano l’importanza della prevenzione primaria dalle infezioni da HPV attraverso il vaccino di cui va incrementata a tappeto la somministrazione ai ragazzi e le ragazze durante l’adolescenza”.
“Gli ultimi dati sulle coperture del vaccino anti-HPV – commenta infatti il dott. Varriale - si attestano al di sotto della soglia ottimale prevista dal Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale, pari al 95%. Se nelle ultime rilevazioni le difficoltà organizzative dovute alla gestione della pandemia giustificano l’andamento negativo - il 63,84% delle ragazze quindicenni ha completato il ciclo di vaccinazioni e solo il 24,17% dei ragazzi undicenni ha completato il ciclo - il mancato raggiungimento della soglia è in realtà una costante nel nostro Paese, sintomo di quanto la cultura della prevenzione sia poco diffusa”.
“È bene allora – continua Varriale - predisporre programmi informativi rivolti alle famiglie e ai giovani adulti per informali sui rischi che comportano le infezioni Hpv, aumentano il bacino di utenza delle vaccinazioni. L’obiettivo da raggiungere è l’eliminazione dell’infezione da Hpv da entrambi i sessi, per arrivare alla eradicazione del Papilloma virus. Obiettivo raggiungibile anche in una sola generazione se si rispettano le soglie di copertura vaccinale previste”.
Finché il virus non viene eliminato la persona infetta può contagiare i propri partner sessuali. “Il vaccino contro il papillomavirus – sottolinea lo specialista - è un’eccezionale opportunità per la prevenzione oncologica. Sviluppato a partire dal 2006 svolge il ruolo di prevenzione primaria nel contrasto alle lesioni genitali precancerose della cervice uterina, della vulva e della vagina e del cancro della cervice uterina nonché dai tumori anali e orofaringei in entrambi i sessi”.


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