Medicina e ricerca

Acoi: informazione, sorveglianza e prevenzione per ridurre le infezioni del sito chirurgico

di Marco Scatizzi*

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24 Esclusivo per Sanità24

Ogni anno in Italia 530mila pazienti contraggono un’infezione correlata all’assistenza, in 7.500 casi l’esito è fatale. Di queste, il 14,4% sono infezioni del sito chirurgico.
Bastano questi numeri per spiegare la gravità del fenomeno.
Le infezioni dei siti chirurgici rappresentano, infatti, una delle principali complicanze nei pazienti che sono stati sottoposti ad un intervento: sono cinque volte più esposti alla possibilità di essere di nuovo ospedalizzati, due volte più esposti al rischio di degenza in terapia intensiva e due volte più esposti al rischio di decesso. Oltre a rappresentare un rischio enorme per la salute della persona, le infezioni hanno anche pesanti ripercussioni economiche sulla sanità pubblica dovute al prolungamento della degenza ed alla re-ospedalizzazione e di conseguenza all’aumento dei giorni di ricovero in ospedale.
Secondo le ultime stime, in Italia le infezioni ospedaliere hanno un impatto economico di circa 1 miliardo di euro all’anno: un impatto devastante che incide notevolmente sul Sistema Sanitario Nazionale e che invece, con la giusta prevenzione, queste risorse potrebbero essere investite per trattare più pazienti e recuperare con maggiore velocità le liste di attesa.
Perché sì: le infezioni possono essere evitate! L’Oms ci dice che le infezioni del sito chirurgico possono essere ridotte tra il 40 ed il 60% con la giusta strategia, una corretta informazione, una efficace sensibilizzazione, adeguati sistemi di sorveglianza e programmi di prevenzione.
Per questo ACOI ha voluto mettere in campo un piano di informazione rivolto ai pazienti ma anche di maggiore consapevolezza del personale medico: la nostra Società scientifica, grazie anche al supporto non condizionante di Johnson & Johnson Medtech, ha inserito questi temi nelle attività rivolte ai chirurghi italiani con una serie di eventi formativi in tutta Italia come ACOI Surgical Site Infections Management Academy (ACOISSIMA).
Ma le infezioni sono state anche uno dei temi al centro del nostro ultimo congresso nazionale che abbiamo svolto alcuni giorni fa a Riva del Garda: in quello straordinario appuntamento scientifico abbiamo presentato anche il Consensus paper pubblicato sul Giornale di Chirurgia - Journal of Italian Surgical Association.
In questo documento, partendo dall’analisi e revisione di letteratura e linee guida, sono state formulate le raccomandazioni ACOI per la prevenzione delle infezioni del sito chirurgico: suggerendo il dialogo tra pazienti e medici, perché lo scambio di informazioni al momento del pre-ricovero è fondamentale, l’attenzione all’igiene personale, sia in fase di preparazione tenendo più pulita possibile la superficie da operare, al decorso postoperatorio con la cura della medicazione della ferita che deve essere effettuata attenendosi sempre alle indicazioni ricevute in fase di dimissione dal team ospedaliero.
Da sempre sono convinto che la collaborazione dei pazienti sia un punto essenziale nella prevenzione e per questo, oltre al monitoraggio medico, è fondamentale una maggior consapevolezza delle persone. Un paziente attivo nei confronti della propria salute, un paziente correttamente informato, che segue le indicazioni per una corretta cura della propria ferita, ha una migliore qualità della vita, contribuisce in maniera significativa a ridurre il rischio di infezioni e abbassa sensibilmente le probabilità di un nuovo ingresso in ospedale.
Questa consapevolezza ha due punti di forza: per il paziente, che può guarire più rapidamente e tornare alla sua quotidianità nel pieno della salute fisica e mentale, e per il Sistema Sanitario Nazionale, che può utilizzare al meglio le proprie risorse e professionalità al servizio di altri pazienti.
Per questo, come Associazione dei Chirurghi Ospedalieri Italiani insieme ad altre tre società scientifiche, abbiamo voluto patrocinare la campagna “Punti di Differenza” sviluppata da Johnson & Johnson MedTech Italia ed il team Ethicon che hanno realizzato la pagina www.puntididifferenza.it, uno spazio pubblico dedicato ai cittadini in cui si trovano informazioni e materiali utili sul tema della prevenzione delle infezioni del sito chirurgico.
Uno strumento utile per coinvolgere ed informare i cittadini, uno spazio che significa avere a cuore la salute dei nostri pazienti, la salute degli italiani.
Iniziative come queste vanno incentivate e supportate perché possono creare efficienza, migliorare gli esiti di cura e aiutare a radicare nuovi comportamenti: sono strumenti come questi che possono contribuire ad abbattere il fenomeno delle Infezioni del sito chirurgico. Un fenomeno, non mi stancherò mai di ripeterlo, che ha un impatto economico e sociale non più sopportabile.
Questo flagello possiamo e dobbiamo fermarlo. E possiamo farlo insieme.

*Presidente Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani - ACOI


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