Medicina e ricerca

Cure palliative: una procedura terapeutica da non confondere con il suicidio assistito

di Silvia Tanzi* e Matteo Moroni**

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24 Esclusivo per Sanità24

Ci sentiamo di scrivere come medici specialisti in cure palliative in merito ai recenti fatti che coinvolgono i temi del Fine Vita, della Sedazione Palliativa e del Suicidio Assistito.
La distorsione di alcuni Media rischia di comunicare notizie false in merito alla nostra identità professionale e deontologica, e di gettare in ulteriore confusione malati e famiglie, generando timori sul loro processo decisionale e sul nostro operato professionale.
Indipendentemente dalle personali opinioni e certezze che cittadini e professionisti possono avere in merito a tematiche come l'Eutanasia ed il Suicidio Assistito, il fatto più rilevante e drammatico è che in questo momento manca un vero confronto pubblico, la cui assenza aumenta il rischio di nuovi pregiudizi.

Questo nostro scritto vuol dare inizio a questo tipo di confronto, a più voci, non dando solo spazio a chi utilizza in modo inappropriato termini come Sedazione Palliativa, che non ha nulla a che fare con l’anticipare la morte in alcun modo.

Ci teniamo a ribadire - riportando parti del comunicato della nostra Società scientifica SICP - come:

1.La Sedazione Palliativa è una procedura terapeutica che viene praticata in caso di sofferenze psico-fisiche intollerabili e refrattarie ai consueti trattamenti. Sofferenze causate malattie inguaribili in fase terminale o in caso di sospensione di trattamenti di sostegno vitale;

2.La Sedazione Palliativa è una procedura terapeutica legiferata in Italia nella legge 219/2017;

3.La Sedazione Palliativa è radicalmente differente dalla Morte Medicalmente Assistita, per l’obiettivo di controllare le sofferenze refrattarie, l’utilizzo di farmaci sedativi e per il risultato atteso di perdita dello stato di coscienza;

4.La Morte Medicalmente Assistita ha invece l’obiettivo di provocare la morte del malato utilizzando farmaci letali, completamente differenti da quelli impiegati nella Sedazione Palliativa;

Noi specialisti di cure palliative curiamo i nostri pazienti e stiamo loro accanto fino a una morte naturale dovuta a una malattia inguaribile. Con la proposta di sedazione continuiamo il nostro intento di lenire al massimo la loro sofferenza qualora il sintomo fosse refrattario ai precedenti trattamenti e nell’imminenza della morte.

Non intendiamo in alcun modo porre fine alla vita del paziente che curiamo, nè accelerare la fine stessa.

La sedazione palliativa è un trattamento sintomatico, non è mai da intendersi come alternativa all’eutanasia.

#io.curo.non.uccido #tispiegolecurepalliative #sedareècurare

*Responsabile medico Cure Palliative Reggio Emilia
*Medico SSD Cure Palliative Ravenna


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