Medicina e ricerca

Cellule staminali come nuovi indicatori di benessere. La medicina rigenerativa cambia il modo di restare sani

di Eugenio Caradonna *

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24 Esclusivo per Sanità24

Aumento dell’elasticità vaginale, diminuzione del dolore cronico, rigenerazione dei tessuti, riparazione delle disfunzioni cardiache, incremento del benessere: le cellule staminali sono sempre più al centro della tutela del nostro benessere. Rappresentano il motore rigenerativo del nostro organismo, in grado di darci informazioni sul nostro stato di salute e permetterci di intervenire con strumenti mirati, in quasi tutte le branche della medicina. Basta un semplice prelievo di sangue per misurare il livello di staminalità e decidere se agire per favorirne l’accrescimento, con risultati che vanno dalla risoluzione di problemi di salute, ferite e disturbi dermatologici a effetti anti-aging.
Un argomento più che mai attuale: con la scoperta, nel 2002, della presenza delle staminali in tutti i tessuti del corpo, sono infatti numerose le specialità che si sono avvicinate a questo ambito sanitario. Tra le ultime, la ginecologia e l’algologia, per un aiuto nel trattamento del dolore cronico. Questo uno dei tanti temi che saranno approfonditi a ottobre, a Napoli, in occasione del Convegno della Società italiana di Medicina e Chirurgia Rigenerativa Polispecialistica (Simcri) e anticipati in una conferenza stampa alla Camera dei Deputati.
Le cellule staminali hanno un ruolo centrale per la medicina rigenerativa. Si trovano nel sangue e nei tessuti come i muscoli e sono responsabili del loro funzionamento. Incidono in modo importante sull’invecchiamento e sullo sviluppo di patologie neurodegenerative e cardiovascolari. Tenerne sotto controllo il numero, ed eventualmente intervenire per aumentarle, è molto semplice: è sufficiente un prelievo di sangue, come per glicemia e colesterolo. Si possono migliorare le capacità ristorative dell’organismo, riparare danni muscolari e alla pelle, aiutare nel recupero dalle ustioni e persino supportare nella riabilitazione da long-Covid.
Il Congresso Simcri di ottobre assume particolare importanza in questo periodo post-pandemico, perché la medicina rigenerativa svolge un’azione di unione tra le diverse branche per migliorare la qualità di vita delle persone, con protocolli di aumento della staminalità studiati per essere impiegati dalla grave patologia fino al piccolo disturbo.
Come ha affermato Michele Angelo Farina (Presidente Onorario e Fondatore), la Simcri è nata nel 2014 con l’obiettivo di occuparsi di staminali, fattori di crescita e biomateriali. Si tratta di elementi che coprono tutti i rami della medicina. La dermatologia è interessata alla medicina rigenerativa per quanto riguarda le ulcere agli arti e le ustioni; la ginecologia per le patologie infiammatorie e autoimmuni; l’andrologia per le malattie del tessuto connettivo. Tra le ultime discipline che hanno trovato in questo settore, in particolare nelle staminali, un valido supporto, c’è l’algologia, che la utilizza nelle terapie del dolore. Siamo multidisciplinari e polispecialistici, operiamo dalla ricerca di laboratorio fino ai trattamenti clinici. Uno dei nostri obiettivi è formare i giovani, per questo abbiamo dato vita a un Master in Chirurgia e medicina rigenerativa in associazione con l’Università Cattolica di Roma, alla Simcri School, una scuola di alta formazione professionale teorico-pratica e al Premio Simcri, dedicato alla migliore pubblicazione o video under 40. È importante che i giovani medici siano formati per dedicarsi a questa specializzazione, che negli anni si svilupperà sempre più. Abbiamo 12 Cmr (Centri di Medicina rigenerativa) pubblici e privati in Italia e partecipiamo alla costituzione delle linee guida per l’applicazione dei protocolli di trattamento.
Come ha affermato Francesco Cognetti (Presidente Fondazione Insieme contro il Cancro e membro del Comitato scientifico Simcri), misurando il livello di staminalità è possibile scattare una fotografia dello stato di salute e, quindi, intervenire su eventuali stili di vita scorretti. Sappiamo infatti che il 40% dei casi di cancro può essere evitato seguendo uno stile di vita sano (no al fumo, dieta corretta e attività fisica costante). Il potenziale utilizzo delle cellule staminali si può estendere anche all’ambito terapeutico. Le cellule staminali alimentano la crescita del tumore, per cui potrebbero diventare in futuro bersaglio o strumento di nuove terapie. Come ha sottolineato Silvia Priori (membro del comitato scientifico Simcri e Professore Ordinario di Cardiologia presso il Dipartimento di Medicina Molecolare dell’Università di Pavia), gli arresti cardiaci rappresentano un quarto della mortalità cardiovascolare in Europa. Uno degli approcci riparativi del cuore si realizza proprio grazie alla medicina rigenerativa, attraverso un’azione sulle proteine elettriche che controllano il ritmo cardiaco. Le terapie geniche per riparare queste disfunzioni sono ancora in fase di sperimentazione, ma per ora riscontriamo buoni risultati. Speriamo nell’approvazione, a breve, del trial clinico sui pazienti presso la Food and Drug Administration americana. Come ha spiegato Diletta Trojan (presidente dello Young Scientific Board SIMCRI e direttrice della Fondazione Banca dei Tessuti di Treviso, FBTV), la medicina rigenerativa gioca un ruolo fondamentale anche nel trapianto di tessuti. In Italia FBTV è l’unica banca multitessuto che tratta nella stessa sede tessuti cardiovascolari, muscoloscheletrici, membrana amniotica, derma e tessuto adiposo: la SIMCRI ha coinvolto FBTV nelle sue attività proprio per incrementare le possibilità di studio e applicazione di tessuti nell’ambito della medicina rigenerativa. In particolare, otteniamo grandi risultati con le membrane amniotiche utilizzate moltissimo per le ustioni, ulcere e per la chiusura di ferite difficili. Come Young Scientific Board cerchiamo di coinvolgere i giovani medici nelle attività legate alla rigenerazione cellulare e dei tessuti: saranno parte importante del futuro della medicina.

Presidente SIMCRI (Società Italiana di Medicina e Chirurgia Rigenerativa Polispecialistica)


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