Medicina e ricerca

Nevralgia del trigemino: l'opzione della radiochirurgia robotica per rimuovere il dolore

di Pantaleo Romanelli*

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Oltre due terzi dei pazienti con nevralgia del nervo trigemino che abbiamo trattato al Centro Diagnostico Italiano con il robot radiochirurgico Cyberknife si sono liberati dai dolori causati da questa patologia che colpisce un nervo del volto ed è caratterizzata da dolori molto intensi. È questo il grande risultato che abbiamo raggiunto al CDI dove utilizziamo un protocollo di trattamento con il quale, dal 2010 ad oggi, sono stati effettuati 800 trattamenti.
Lo studio "Robotic Image-Guided Radiosurgery for Trigeminal Neuralgia: Results after 10 Years" che ho condotto con la collaborazione di Livia Corinna Bianchi e Giancarlo Beltramo del Centro Cyberknife del Centro Diagnostico Italiano descrive l’applicazione del sistema robotico Cybernife per la cura della nevralgia del trigemino. È pubblicato sulla rivista scientifica Cureus e recentemente ho presentato i suoi dati in occasione del meeting mondiale della Radiosurgery Society che si è tenuto a San Diego, in California. Tale comunicazione è stata premiata come “ Best Clinical Abstract”.
A San Diego sono stati presentati i dati a lungo termine circa l’efficacia della tecnica Cyberknife per il trattamento della nevralgia del trigemino. I dati disponibili su 84 pazienti indicano un tasso di sollievo del 72%. Si tratta di pazienti che, a 10 anni dal trattamento, conservano un ottimo controllo della malattia, sono liberi dal dolore e che non hanno sviluppato complicanze neurologiche gravi.
Il follow-up a lungo termine conferma l'efficacia della radiochirurgia robotica per il trattamento della nevralgia del nervo trigemino. Si tratta di risultati incoraggianti e che ci permettono di proseguire su questa strada. Al Centro Diagnostico Italiano abbiamo effettuato oltre 800 trattamenti - il maggior numero al mondo usando questa tecnica. Il trattamento Cyberknife invia fasci di radiazioni sul bersaglio, in nervo trigemino, e presenta il grande vantaggio di non essere invasivo come invece un intervento chirurgico: in seguito al trattamento Cyberknife molti pazienti possono sospendere del tutto la terapia farmacologica.
La nevralgia del trigemino è definita ‘malattia del suicidio’ perché caratterizzata da dolori estremamente intensi, spesso refrattari alla terapia medica. Inoltre, molti pazienti devono sospendere la terapia medica a causa di complicanze metaboliche o neurologiche. La nevralgia del trigemino colpisce tipicamente pazienti di età superiore ai 40 anni ed è più frequente nel sesso femminile (rapporto 2:1), con un’incidenza di 4-5 casi su 100.000 persone.
Il tasso di sollievo dal dolore in 343 pazienti trattati al Centro Diagnostico Italiano è stato del 92% dopo 6 mesi, dell'87% dopo 1 anno, del 76% dopo 3 anni e, infine, del 74% dopo 5 anni. 15 pazienti all'interno di questo gruppo (ovvero il 4,4%) hanno richiesto un secondo trattamento a causa della mancanza di efficacia del primo trattamento o della recidiva del dolore. Tuttavia le recidive possono verificarsi anche oltre i 10 anni dal primo trattamento. Un secondo trattamento delle recidive è altrettanto efficace quanto il primo.
Il dolore causato dalla nevralgia del nervo trigemino può colpire la regione oculare, mascellare e/o mandibolare. Il dolore si manifesta con attacchi improvvisi, di breve durata ma estremamente intensi. Viene tipicamente descritto come una scossa elettrica, ma può presentare anche caratteristiche diverse quali bruciore, intensa pressione, lacerazione, pugnalata, etc.
In alcuni pazienti una scarica di dolore può essere indotta dalla stimolazione di regioni circoscritte del viso; queste regioni vengono chiamate trigger points: punti grilletto. Il semplice sfioramento di un trigger point, anche da parte di una corrente d’aria, soprattutto se fredda, può innescare un episodio doloroso. Radersi, lavarsi il viso o i denti, masticare ed inghiottire possono diventare una vera tortura in pazienti con nevralgia trigeminale in fase acuta.
La radiochirurgia con Cyberknife è un intervento non invasivo che l’inventore del Cyberknife – il dottor John Adler – ed io abbiamo applicato per la prima volta al fine di alleviare il dolore da nevralgia del nervo trigemino presso la Stanford University nel 2002.
Sulla base dell'esperienza nel trattamento della nevralgia del trigemino, abbiamo inoltre sviluppato un protocollo di trattamento estremamente innovativo per i pazienti che soffrono di severa spasticità e dolore a seguito di lesioni cerebrali o del midollo spinale, che attualmente non hanno valide opzioni di trattamento alternative.
I risultati preliminari sono pubblicati su Cureus e avvieremo un protocollo sperimentale in collaborazione con vari centri nel mondo, tra cui l'Ohio University (USA). Questo trattamento potrebbe diventare estremamente importante in futuro ed è stato applicato per la prima volta al CDI.
Oltre al trattamento della nevralgia del nervo trigemino, il robot chirurgico Cyberknife viene utilizzato per il trattamento delle patologie tumorali ed altri disturbi funzionali del sistema nervoso. La strumentazione è costituita da un acceleratore lineare montato su un braccio robotico mobile capace di spostarsi in tutte le direzioni intorno al paziente, tanto da potersi collocare in 1.500 posizioni differenti, coordinandosi con i movimenti respiratori del paziente. Il Cyberknife invia con precisione circa 150 fasci di radiazioni di spessore millimetrico sul nervo trigemino malato, questo consente di somministrare dosi molto elevate di radiazione senza, tuttavia, danneggiare i tessuti sani circostanti.

*Direttore Scientifico Brain Radiosurgery, Cyberknife Center, Centro Diagnostico Italiano


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