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Giornata del Braille/ Uici: potenziare l'uso dell'alfabeto universale nelle scuole

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L’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti (UICI), l’organizzazione nazionale che rappresenta le istanze di circa 2 milioni di ciechi assoluti e ipovedenti, insieme al Club Italiano del Braille riaccendono anche quest’anno i riflettori sul Braille, straordinario sistema di lettura e scrittura che da quasi 200 anni a questa parte garantisce ai ciechi autonomia, inclusione, cittadinanza.

L’occasione è data dalla XV Giornata nazionale del Braille istituita dal Parlamento nel 2007 e che coincide il 21 febbraio con la giornata mondiale della difesa dell’identità linguistica dei popoli e delle minoranze. Una giornata speciale promossa proprio per ribadire l’importanza di questo strumento e le molteplici applicazioni pratiche di un alfabeto universalmente conosciuto e riconosciuto in tutto il mondo per scrivere, leggere e comunicare.

Per ribadire la necessità di continuare a far conoscere il Braille, accrescere la formazione e il numero degli operatori che lo insegnano e sensibilizzare le istituzioni sulle opportunità di integrazione e dialogo anche con le nuove tecnologie assistive, l’UICI promuove attraverso le sue strutture decine di iniziative sul territorio che culmineranno in un evento di carattere istituzionale organizzato con il Club Italiano Braille martedì 22 febbraio a Roma (ore 16, Camera di Commercio di Roma, Sala Tempio di Adriano).

“Il Braille è ancora oggi il pilastro su cui deve poggiare il sistema educativo rivolto ai non vedenti perché garantisce loro di poter leggere e scrivere compiutamente e in autonomia, come la grammatica o la sintassi sono le basi della lingua italiana - ha dichiarato il presidente dell’UICI Mario Barbuto –oggi esistono le tecnologie assistive , gli ausili e i dispositivi audio, ma non si deve prescindere mai dal conoscere e praticare il sistema universale come il Braille, perché esso si integra perfettamente. Chiediamo con forza di accrescere la conoscenza del Braille presso gli operatori della scuola e la diffusione di questo metodo– prosegue Barbuto –per non condannare i ciechi a restare indietro pregiudicando il loro futuro nella vita lavorativa e sociale. Stiamo peraltro registrando una crescita diffusa del fenomeno della povertà educativa nei minori con disabilità visiva e plurima a cui abbiamo dedicato un progetto specifico, dal titolo “bloom again. Tutti i sensi hanno colore”. L’obiettivo è arginare i rischi di questo analfabetismo strisciante e favorire l’integrazione scolastica ed extra scolastica delle persone con disabilità anche attraverso il potenziamento delle professionalità degli operatori che quotidianamente sono in contatto coi minori”.

"In occasione di questa ricorrenza annuale ci tengo a sottolineare come il Braille sia l'esempio più vivido di come un buon sistema, anche se passano gli anni, non viene mai abbandonata se contribuisce all'evoluzione di una società. – ha commentato il ministro per le disabilità Erika Stefani, in occasione della Giornata nazionale del Braille e attesa all’evento di UICI -. L'abbattimento delle barriere fisiche, culturali e alla comunicazione è uno degli obiettivi a lungo termine che istituzioni e associazioni condividono e sul quale si opera su più tavoli e in maniera sinergica. Negli ultimi mesi, il contributo dell’UICI e del Presidente Barbuto è stato come sempre preziosissimo nel nostro lavoro di definizione di politiche inclusive, efficaci e incisive in favore delle persone con disabilità".


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