Medicina e ricerca

Urologia/ Urop: l'eccellenza tecnologica al servizio dell'umanizzazione delle terapie

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Riparte da Modena, dopo lo stop imposto dall’emergenza pandemica, l’attività congressuale dell’Urop, l’associazione degli urologi che esercitano l’attività urologica e andrologica nell’ospedalità privata (case di cura, strutture sanitarie private accreditate), ma anche nel Servizio sanitario nazionale, oltre ai liberi professionisti ambulatoriali.
Un ricco programma per le due giornate del 15° Congresso dal titolo “L’uomo e la macchina: tecnologia come mezzo per l’umanizzazione delle terapie”, che si svolgerà al Forum “Guido Monzani” dall’11 al 13 novembre 2021 (inaugurazione 11 novembre ore 13) a cui sono attesi oltre 500 esperti. Il filo conduttore è l’alleanza ormai imprescindibile tra l’evoluzione tecnologica e i nuovi approcci terapeutici e chirurgici che guardano al benessere del paziente.
“Quest’anno siamo a Modena, terra di motori, campioni e velocità, e proprio qui abbiamo scelto di affrontare il tema delle connessioni uomo-macchina, consapevoli di essere in una fase storica inedita in cui la medicina ritrova una centralità e una ribalta universale, che va ben oltre i confini dei congressi e dei contesti professionali - spiega il presidente Urop, prof. Giuseppe Ludovico - Dopo due anni di pandemia che ha cambiato la nostra vita, è ancora più chiaro a tutti, medici e non, che non ci può essere cura, anche la più avanzata, senza il doveroso confronto umano con il paziente. Non basta superare la malattia, va preservato l’equilibrio psicofisico e le necessità personali di chi affronta un percorso di guarigione. Anche per noi urologi è diventato normale guardare oltre l’organo, oltre i confini della patologia. Per questo siamo convinti che vada ancora più valorizzato il rapporto del professionista con il paziente, la personalizzazione della cura, l’ascolto. Un principio guida per ogni medico che diventa ancora più importante quando si parla di urologia, maschile e femminile, di prevenzione, di soluzione di casi complessi, di ritorno alla normalità. Questo aspetto si ritrova come ‘fil rouge’ in tutte le sessioni congressuali che coinvolgeranno oltre 500 professionisti italiani e stranieri”.
Dichiarazioni a cui fanno eco le parole del presidente del 15° Congresso, prof. Giovanni Ferrari: “Sono particolarmente felice e orgoglioso per il ricco programma scientifico pieno di novità, per l'aggiornamento formativo che in questa edizione ha ottenuto l’accreditamento Ecm, e infine, perché ci rivediamo in presenza, dopo due anni. L’Urop in questo periodo è stata sempre attiva presso i suoi soci, mantenendo sempre la connessione sui temi scientifici e gli aggiornamenti a distanza, ma è bello ritrovarsi in presenza, il confronto personale e professionale “dal vivo” rende tutto il nostro lavoro ancora più entusiasmante. Anche in questo senso si ritrova il tema conduttore del congresso e la valorizzazione del dialogo medico-paziente”.


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