Medicina e ricerca
Il manifesto della Sips: più territorio e informazione
di Andrea Fiorillo (presidente della Società italiana di psichiatria sociale)
Andrea Fiorillo, professore associato di Psichiatria all’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, per i prossimi quattro anni sarà il nuovo presidente della Società italiana di psichiatria sociale (Sips), nata nel lontano 1981. Subentra a Paolo Girardi, professore ordinario di Psichiatria all’Università di Roma “La Sapienza”. L'elezione è avvenuta al termine del 12° Congresso che si è svolto a Napoli dal 25 al 27 gennaio 2018 con la partecipazione di oltre 2000 delegati.
Il mio “piano di lavoro” se cosi possiamo definirlo, sarà curato insieme a Serafino De Giorgi, direttore del Dipartimento di Salute mentale di Lecce, che condividerà con me la presidenza per i prossimi 4 anni in rappresentanza dei medici ospedalieri. Comprenderà punti chiave come un approfondito lavoro sul territorio, la creazione di sezioni regionali e di gruppi di lavoro su temi specifici, l'elaborazione di una carta della salute mentale, un più attento e costruttivo rapporto con le Istituzioni e la collaborazione con le altre società scientifiche, maggiore attenzioni ai giovani medici, l'organizzazione di eventi formativi e lo sviluppo di strumenti ‘social' per la comunicazione, ma soprattutto fondare l'Italian Jourmal of Social Psychiatry.
Entrando nel dettaglio ecco gli “8 punti” del mio programma da presidente: istituire le sezioni regionali della Sips, incrementando le attività locali a tutela dei membri della Società e stabilire una rete di relazioni con tutte le figure professionali operanti in ambito psichiatrico, incluse le associazioni di utenti e familiari, gli psicologi, i neuropsichiatri infantili, tecnici della riabilitazione psichiatrica, eccetera.
Creare gruppi di lavoro su aree di pertinenza per la psichiatria sociale e stilare una “Carta dei Servizi” per la salute mentale, che sia applicabile su tutto il territorio nazionale, su temi di estrema attualità clinica e sociale come l'aumentata incidenza del suicidio tra i giovani, il ruolo del bullismo e del cyberbullismo sul rischio di sviluppare disturbi mentali e comportamenti suicidari, le dipendenze dalle smart drugs soprattutto tra i giovanissimi, i disturbi del comportamento alimentare, la necessità di riconoscere e trattare tempestivamente i disturbi mentali gravi, gli abusi sessuali, il femminicidio, l'inclusione sociale delle persone con patologie mentali gravi.
Promuovere azioni presso le istituzioni, tese a garantire un consenso ampio su tematiche rilevanti, come il management in salute mentale, la salute mentale nelle REMS e nelle carceri, la salute mentale nei luoghi di lavoro, la gestione del disagio psichico in età adolescenziale, la gestione delle problematiche di salute mentale delle popolazioni migranti, insicurezza sociale e disturbi mentali, le disuguaglianze in tema di salute mentale.
Potenziare l'interazione con le altre società scientifiche che si occupano di temi affini, come la Società italiana di riabilitazione psichiatrica (Sirp), la Società italiana di epidemiologia psichiatrica (Siep), la Società italiana di psichiatria forense (Sipf), la Società italiana di psichiatria delle dipendenze (Sip-Dip), il Coordinamento nazionale degli Spdc, l'Associazione italiana per gli interventi precoci nelle psicosi.
Favorire l'adesione alla Società da parte dei giovani medici, mediante corsi di aggiornamento e la supervisione di “esperti” sulle attività e responsabilità cliniche dei servizi di salute mentale.
Organizzare eventi formativi su temi problematici strategici (management in psichiatria, modelli organizzativi e di intervento, interventi precoci e prevenzione, psichiatria basata sulle evidenze, responsabilità professionale, psichiatria di consultazione-collegamento con la medicina generale, psichiatria transculturale, doppia diagnosi, riabilitazione, etc.), favorendo e facilitando la partecipazione dei soci Sips agli eventi formativi.
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